Vaccinazioni, in Trentino somministrate oltre 8mila dosi, 2.634 agli anziani

Oggi, 12 gennaio, sono arrivate a Trento 5850 nuove dosi di vaccino Pfizer-BioNtech, che saranno somministrate nei prossimi giorni.

Alle 18 risultavano somministrate 8.143 dosi, 2.634 delle quali sono state inoculate a ospiti di residenze per anziani.

La nuova fase prevede infatti un impegno importante sugli anziani e sulle persone che hanno un sistema immunitario fragile. Il piano anti-Covid lo chiarisce Antonio Ferro, direttore sanitario dell'Azienda provinciale sanitaria, premettendo che per poterlo raggiungere occorre che le forniture di vaccini da Roma arrivino secondo i tempi e i numeri annunciati.

Dopo la prima fase della campagna vaccinale che si concluderà con la vaccinazione del personale sanitario e dei medici di famiglia («entro il 20 gennaio completeremo i medici di famiglia» spiega Ferro), dovrà partire la vaccinazione di massa. Che riguarderà innanzitutto gli anziani e i 20-25.000 soggetti immunodepressi che l'Azienda sanitaria convoca ogni anno per la vaccinazione.

«Tutto procede come previsto, c'è una vasta adesione del personale sanitario così come avanza celermenteilm piano per gli ospiti delle rsa, 2.500 dei quali sono già vaccinati. Entro il 20-25 gennaio avremo sommnistrato il vaccino a tutto il personale sanitario. Nel giro di due-tre mesi anche l'intera popolazione anziana, gli ultrasettantenni,  sarà coperta, il che metterà in sicurezza il nostro sistema ospedaliero».

Ferro sottolinea nche che l'attenzione ai contagi degli over 70 si sia alzata ulteriormente. Si sta realizzando una serie di misure di verifica dei contatti (contact tracing) per capire quali «siano state le occasioni in cui si sono infettati». E per poter raccogliere dati su cui realizzare una serie di consigli per gli over 70 e per dire loro di evitare situazioni di rischio, almeno fino a che non ci si sia vaccinati. «Fare i babysitter per i bambini? Sarebbe meglio attendere fino a che non si è stati vaccinati» assicura Ferro.

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