Covid, mascherina obbligatoria all'aperto ma anche all'interno, esclusa l'abitazione Ecco tutte le novità previste dal governo

Il Consiglio dei ministri ha prorogato al 31 gennaio 2021, con una delibera, lo stato d'emergenza per il Covid. Inoltre, ha approvato, nell'ambito del decreto legge Covid, una norma che proroga il dpcm con le norme anti contagio ora in vigore fino al 15 ottobre.

Con una novità: diventa da subito effettivo l'obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto, se si è vicini a persone non conviventi. Dunque niente mascherina solo se si è per strada in solitudine o con chi vive sotto lo stesso tetto, nelle altre situazioniva utilizzata.  L'obbligo scatta domani, 8 ottobre 2020.

 Entro il 15 ottobre andrà dunque adottato un nuovo dpcm che confermi o aggiorni le regole anti contagio che sarebbero scadute oggi e che sono invece prorogate. 

La mascherina è obbligatoria in tutti i luoghi chiusi, tranne le abitazioni private. L'obbligo al chiuso era previsto per i solo luoghi aperti al pubblico: arriva ora un'ulteriore stretta e l'obbligo scatta ovunque tranne che nella propria abitazione. Mascherina sempre, dunque, anche al lavoro, in ufficio o altri spazi.

L'obbligo di indossare la mascherina varrà "in tutti i luoghi all'aperto ad eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento" da altre persone. Le sanzioni per i trasgressori vanno da 400 a mille euro.

È questa, a quanto spiegano fonti di governo, la disposizione adottata dal consiglio dei ministri e relativa al nuovo obbligo che sarà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge Covid. L'obbligo non vale se si è all'aperto in un luogo isolato con persone conviventi.

Il testo introduce l'obbligo di portare sempre con sé le mascherine e prevede anche che le Regioni non possano adottare norme meno restrittive di quelle del governo, salvo specifiche eccezioni concordate con il ministro della salute.

Ai governatori resta la possibilità di adottare ordinanze più restrittive. Su questo punto è in programma un confronto Stato-Regioni questa sera e non è escluso che si manifestino tensioni su alcuni punti previsti dal governo, probabilmente qualche ente locale proporrà un'articolazione diversa anche dell'obbligo di mascherina.

Allo studio anche una revisione delle disposizioni riguardanti i test obbligatori al rientro da una serie di Paesi: oltre a quelli inseriti nella lista già in agosto, cioè Spagna, Croazia, Grecia e Malta, cui recentemente si sono aggiunti i dipartimenti francesi dichiarati zona rossa (come l'area di Parigi), dovrebbero rientrare in questa sorveglianza speciale anche Gran Bretagna, Olanda e Belgio, ma per ora si tratta solo di indiscrezioni.

In mattinata, frattanto, dopo i problemi di ieri per la mancanza del numero legale, la Camera ha dato via libera alla risoluzione di maggioranza (l'opposizione non ha votato), per il provvedimento antipandemia e la proroga dell'emergenza.

La votazione è arrivata dopo che la giunta per il regolamento ha stabilito siano considerati in missione anche i deputati in quarantena fiduciaria, cosa che ha ridotto il numero legale.

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