Coronavirus in Trentino Oggi rilevati altri 39 contagi

Altri 39 casi di contagio da coronavirus, registrati oggi in Trentino. Di questi nuovi positivi, quattro sono minorenni

Lo si evince dai dati giornalieri diffusi poco fa dal ministero della salute che riferisce di altri 2.499 casi in Italia, un dato elevato sia pure a fronte di un numero record di tamponi: oltre 120mila.

I ricoverati con sintomi sono saliti a 16, nessuno dei pazienti si trova in terapia intensiva.

Attualmente risultano in isolamento domiciliare 571 persone (il totale dei positivi invece è 587).

I tamponi processati oggi sono 1.731.

L’Azienda provinciale per i servizi sanitari spiega che «oggi non ci sono casi riferibili al cluster della lavorazione alimentare, per quanto riguarda la raccolta della frutta, il bilancio ad ora è di 106 positivi su un totale di 3.358 tamponi somministrati, quasi tutti a soggetti maschi (le donne sono solo 585) e quasi tutti a lavoratori provenienti dalla Romania (3.034), dato che non sorprende stante il flusso di manodopera che tradizionalmente proviene proprio da quel Paese».

Il settore scolastico vede oggi calare a 16 il numero delle classi tuttora in quarantena (7 scuole superiori, 5 medie inferiori) su un totale di circa 4000: erano 33 dall’inizio dell’anno scolastico, ma 17 hanno terminato l’isolamento.

I quattro minorenni indicati nel rapporto odierno sono tutti studenti frequentano ciascuno una scuola diversa, una nel capoluogo, le altre sul territorio.

«Le autorità sanitarie - si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Provincia - stanno tenendo sotto controllo anche altre situazioni, in particolare si è rilevato che è ancora attivo un vecchio focolaio collegato ad una festa di laurea che ha favorito la diffusione del virus anche attraverso contagi secondari e terziari, con 47 casi finora registrati, compresi quelli in famiglia, che in un caso hanno portato anche alla necessità di un ricovero di una persona anziana. Questo fatto induce a rinnovare l’appello ad adottare il massimo livello di prudenza, a protezione dei soggetti più indifesi».

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