Albere, droga per minori arrestato uno spacciatore

Era da giorni che il parco Fratelli Michelin nel quartiere delle Albere veniva tenuto d’occhio dai carabinieri.

Tante, infatti, le segnalazioni di strani “giri” di stranieri che venivano avvicinati da ragazzini in pieno giorno: qualche parola, uno scambio e poi ognuno per la propria strada. Ma il sospetto non basta: gli appostamenti dei militari della sezione operativa di Trento sono stati finalizzati ad acquisire le prove e dunque a recidere un probabile canale di spaccio.

Martedì pomeriggio, attorno alle 16, è scattato il blitz. I carabinieri in borghese hanno fermato sia lo spacciatore che il cliente. Quest’ultimo è giovanissimo, uno studente appena sedicenne. Come hanno appurato gli investigatori, era andato al parco per acquistare un po’ di “fumo”; in tasca aveva il pezzetto di hashish appena acquistato per 10 euro. Il ragazzo, per evitare che la compravendita fosse evidente, aveva lasciato la banconota sull’erba. Nonostante la esigua quantità di “fumo” sequestrato dai carabinieri - circa 0,50 grammi - lo studente è stato segnalato alla procura dei minori e al Commissariato per consumo di sostanze stupefacenti.

Lo spacciatore, un 22enne della Guinea domiciliato in città, è stato trovato con circa 130 euro in contanti, un bilancino di precisione e un paio di telefoni. È stato arrestato per spaccio, con l’aggravante di aver ceduto stupefacente ad un minorenne. Ieri il giovane africano è stato processato per direttissima: arresto convalidato con obbligo di firma. La difesa ha chiesto la messa alla prova, secondo un programma che verrà presentato nelle prossime settimane e poi valutato dal giudice.

Piazza Dante rimane l’area principale dello spaccio in città grazie alla sua posizione centrale, a due passi dalla stazione e dalla zona “sorvegliata speciale” di Santa Maria Maggiore, tuttavia nel quartiere delle Albere si è spostato gran parte del commercio illegale di hashish e marijuana. Gli spacciatori puntano ad una clientela giovane e sanno che il parco Michelin è punto di riferimento degli studenti: nell’area verde i ragazzi in cerca di “fumo” o di “erba” si confondono con i coetanei che si danno appuntamento per studiare, per prendere il sole o per fare due chiacchiere. Se fino a qualche anno fa si era verificata una spartizione del territorio per lo spaccio della droga, con i centroafricani in piazza Dante ed i maghrebini al parco delle Albere, in quest’ultima zona ora convivono pusher di diverse nazionalità. La differenza è il tipo di droga offerta. I clienti lo sanno, rivolgendosi a centroafricani o maghrebini in base allo stupefacente che cercano. Il Trentino Alto Adige è fra le regioni che registrano una delle percentuali più alte di stranieri denunciati per droga: 69,15% a fronte del 39,44% della media nazionale, come evidenziato nella Relazione 2020 della Direzione centrale per i servizi antidroga del Ministero dell’Interno.

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