Furti: quattro colpi al giorno in città Coppia sospetta in azione a Povo

Da Mattarello a Sardagna, da Povo a Cognola, passando per la Bolghera e San Martino. Non c’è zona della città che sia immune dai ladri. Con l’avvicinarsi delle festività, statisticamente aumentano le denunce di furto in abitazione. E l’andamento di quest’anno non fa eccezione: nei primi quindici giorni di dicembre ci sono state in media quattro segnalazioni al giorno nel solo capoluogo.

Negli ultimi giorni i ladri hanno colpito (o tentato di colpire) a Zell, in via Adamello, in via Pietrastretta portando via gioielli e denaro contante.

Ieri pomeriggio in via Dallafior a Povo, come hanno segnalato alcuni residenti su Facebook, un uomo ed una donna hanno tentato di entrare in una casa. Le bande in azione a Trento sarebbero almeno un paio, come emerge dalle testimonianze raccolte degli investigatori e come si deduce dagli elementi emersi nei sopralluoghi nelle case. I ladri agiscono con arnesi da scasso, insomma con metodi “tradizionali”: piedi di porco per forzare le porte d’ingresso, cacciaviti e grimaldelli per gli infissi.

La differenza sta nel modo in cui riescono ad entrare nelle abitazioni. Una banda prende di mira gli appartamenti al piano terra o al primo piano più facili da violare, un’altra - con metodi più sofisticati - riesce a raggiungere anche i piani alti e a infiltrarsi nelle abitazioni all’apparenza più sicure.

C’è poi la questione degli orari. Un gruppo di malintezionati entra in azione al mattino, approfittando dell’assenza dei proprietari per lavoro, mentre un altro agisce con il favore del buio fra il pomeriggio e la sera, prendendo di mira le abitazioni in cui le luci sono spente. A Mattarello, nei giorni scorsi, sono state fermate in tarda mattinata alcune ragazzine minorenni “armate” di arnesi da scasso.

Nella zona di viale Trieste una signora si è trovata un ladro in casa: erano le 20 circa, stava preparando la cena quando ha sentito alcuni rumori provenienti dalla stanza sull’altro lato dell’appartamento e, avvicinandosi, ha visto uno sconosciuto scappare dalla finestra. Venerdì sera l’avvocato Claudio Tasin ha trovato le tracce dei ladri nella neve all’interno del giardino della sua villa, a Cognola: si trattava probabilmente di un sopralluogo dei malviventi, i cui volti sono stati filmati dalle telecamere del sistema di allarme.

Da inizio dicembre sono decine le denunce da parte di cittadini che, al loro ritorno a casa dopo aver fatto la spesa o al termine di una giornata di lavoro,  hanno trovato la casa sottosopra. Da parte di carabinieri e polizia l’attenzione è sempre alta, ma le pattuglie - per quanto pronte all’intervento ed organizzate in servizi specifici contro i furti - non possono essere ovunque.

Una parte importante la possono fare anche i cittadini nel segnalare al numero unico dell’emergenza “112” movimenti strani o la presenza di auto e di persone sospette, ma anche nell’autotutelarsi contro i ladri adottando misure di prevenzione che vanno dal più sofisticato sistema di allarme ai più semplici (ma non per questo meno efficaci) accorgimenti, come lasciare la radio o le luci accese per simulare la presenza di persone (in commercio ci sono anche timer per l’accensione e lo spegnimento programmato) o chiedere ai vicini di dare un’occhiata anche alla propria abitazione in caso di assenza.

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