Caos cooperazione internazionale Raffaelli si dimette per i tagli

Il presidente del Centro per la Cooperazione internazionale di Trento, Mario Raffaelli, si è dimesso. «Chiamo formalmente in causa la Provincia perché ha responsabilità quale socio finanziatore principale del Centro. Accendiamo un faro lanciando un appello affinché anche gli altri soci dicano la loro», ha detto Raffaelli in una conferenza stampa organizzata per comunicare la sua decisione.

Una scelta motivata dai dodici licenziamenti annunciati, oltre alla mancata stabilizzazione dei lavoratori precari dopo il rientro di cinque dipendenti in comando alla Provincia.

Raffaelli ha ricordato che sono stati annunciati tagli progressivi nel prossimo triennio che porteranno il finanziamento provinciale a 350.000 euro entro il 2022, mentre nel 2018/2019 i contributi sono stati di 1 milione di euro, con una decurtazione di circa 300.000 euro.

Raffaelli ha inoltre ricordato di aver proposto alla Provincia un finanziamento su doppio binario che prevedesse la compartecipazione tra pubblico e privato in vista dell’aumento della quota privata in sostituzione delle calanti risorse pubbliche. Ma su questo - ha detto Raffaelli - non c’è mai stata risposta.

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