Annullato il sequestro dei beni di Renzo Rangoni

Il sequestro di beni mobili e immobili da quasi 17 milioni di euro a carico dell’imprenditore Renzo Rangoni è stato annullato. I giudici del Tribunale del riesame di Trento hanno accolto il ricorso della difesa dell’immobiliarista e disposto la restituzione del patrimonio.

Il procedimento penale per una ipotetica evasione fiscale non si esaurisce qui, ma certo la difesa ha messo a segno un nuovo successo. A far vacillare il maxisequestro era stata a giugno la terza sezione penale della Cassazione che aveva accolto il ricorso dei legali di Rangoni, gli avvocati Renate Holzeisen e Beniamino Migliucci.
La difesa ha sempre sostenuto, anche davanti alla giustizia tributaria, che la società Erre Nove di Renzo Rangoni con sede all’estero ha una struttura imprenditoriale effettiva ed opera in Lussemburgo alla luce del sole. Come dire che non è stato mai nascosto alcun reddito.

Cogliamo l’occasione per scusarci con Renato Rangoni e con i lettori. Benché l’imprenditore sia del tutto estraneo a questa vicenda, in passato il nome di Renato Rangoni era stato erroneamente citato a proposito di questo procedimento. Si trattava appunto di un errore.

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