Aiuto a domicilio per gli anziani in difficoltà per ritardare l'ingresso in casa di riposo

di Angelo Conte

Primiero, Giudicarie e Trento. Sono questi i tre territori in cui, una volta che ci sarà l’accordo definitivo con le due Comunità e il Comune, probabilmente dal prossimo gennaio, partirà il nuovo sistema di aiuto agli anziani e alle loro famiglie. A spiegarlo è Giancarlo Ruscitti, dirigente del Dipartimento welfare della Provincia. L’assessore alla salute della Provincia, Stefania Segnana aveva annunciato che la riforma del welfare per gli anziani con l’avvio dello Spazio Argento si sarebbe concretizzata in poche settimane. Ora, negli incontri sul territorio con Upipa e operatori, l’assessorato ha messo in chiaro che l’auspicio è quello di partire molto presto con la sperimentazione del nuovo welfare per anziani in tre territori. Quelli individuati sono Primiero, Giudicarie e Trento, anche se per avere la certezza occorre che ci sia l’accordo con le Comunità di Valle e con il Comune capoluogo. Una volta che la sperimentazione riuscirà, il nuovo sistema sarà esteso a tutta la provincia.

Le novità in vista sono molte: servizi a domicilio, con infermieri o fisioterapisti a casa per valutare le condizioni dell’anziano e studiare con le famiglie un percorso per aiutare le persone a rimanere attive, senza bisogno del ricovero. Non solo, si pensa alla creazione di uno sportello unico cui le famiglie interessate possano rivolgersi per vedersi risolvere dai soggetti coordinati le proprie questioni di tipo burocratico e medico legate al proprio caro. E, ancora, la possibilità di avere molte più ore rispetto a oggi per rivolgersi alle Case di riposo durante la settimana nel caso si debba avere un consulto legato alle condizioni di vita dell’anziano.

Il progetto della Provincia prevede che lo Spazio d’Argento sia incardinato presso le Comunità di valle e i due Comuni di Trento e Rovereto, mentre si punta a mantenere congelati i numeri dei posti letto nelle Rsa, puntando maggiormente sull’assistenza a domicilio e sui servizi alternativi.

«Abbiamo incontrato nei giorni scorsi - assicura Ruscitti - i rappresentanti della cooperazione sociale e dell’Upipa. La nostra idea è che i territori del Primiero, delle Giudicarie e di Trento possano essere oggetto di sperimentazione partecipata per Spazio Argento. Ora attendiamo dai tre enti delle proposte aggiuntive e l’intenzione è di partire a gennaio, mentre la deliberazione in giunta dovrebbe essere portata tra fine ottobre e metà novembre. L’intenzione, dopo la sperimentazione, è di estendere il sistema a tutto il territorio».

L’obiettivo dei nuovi servizi è chiaro: «Attraverso la semiresidenzialità e i servizi a domicilio vorremmo che, nell’interesse dell’anziano e dei suoi bisogni, lo stesso resti il più possibile a casa prima di entrare in Rsa».
Tra gli strumenti allo studio, ci sono l’invio a casa di logopedisti, fisioterapisti e infermieri per poter dare cure agli anziani, ma anche la possibilità di studiare modifiche dell’appartamento in cui vive l’anziano per renderlo compatibile con le necessità di una persona di età avanzata e che ha dei problemi diversi da quando era in piena salute e forza.

Lo Spazio Argento dovrebbe poi consentire di individuare per la famiglia dell’anziano i servizi presenti sul territorio evitando doppioni e rendendo più facile la vita all’anziano stesso e ai cari che lo seguono.

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