Report: con i vaccini si evitano mille malati In aumento chi lo fa contro l'influenza

di Patrizia Todesco

In questi mesi, anzi anni, si parla tanto di vaccini, di percentuali di coperture da raggiungere ma poco di malattie infettive, soprattutto quelle evitabili con le vaccinazioni. Secondo gli ultimi dati pubblicati, nel 2017 sono stati segnalati 1.558 casi di malattie infettive e di queste 954 sono riferite a malattie prevenibili con le vaccinazioni.
In particolare nel 2017 sono stati registrati 38 casi di pertosse, 20 di morbillo, 17 di parotite, 1 di rosolia e 878 di varicella (da sola rappresenta il 56,4% del totale delle malattie infettive). Tra le malattie di interesse comunitario sono stati registrati anche 88 casi di scabbia, 2 nuovi casi di Aids, 24 nuove infezioni da Hiv, 43 di tubercolosi e 19 casi di Tbe (encefalite da zecche).

Tornando alle malattie prevenibili con le vaccinazioni attenzione particolare è prestata alla pertosse i cui casi sono aumentati negli adulti e adolescenti che hanno perso la protezione immunitaria e nei neonati che non hanno ancora iniziato o completato il ciclo primario di vaccinazione. Anche nella fascia di età 5 e 14 anni, però, si sono registrati casi pure tra coloro che erano vaccinati e questo, a detta degli esperti, perché la protezione immunitaria non è di lunga durata. Diverso il caso del morbillo che ha colpito soprattutto giovani adulti di età compresa tra i i 25 e i 34 anni e nel 90% dei casi si è trattato di persone non vaccinate. In 5 casi (tra i quali due donne in gravidanza) è stato necessario il ricovero per complicanze come insufficienza respiratoria, miocardite, epatite e diarrea.

Nel report sono indicati anche i numeri delle malattie trasmissibili sessualmente. Il 30% ha interessato le donne e il 70% gli uomini. La fascia di età più colpita è quella tra i 25 e i 44 anni (57%), seguono i giovani tra i 15 e i 24 anni. Le patologie più frequenti in entrambi i sessi sono state i condilomi (da papilloma virus) che rappresentano il 60% dei casi totali, seguiti dalle uretriti nel maschio e dalla sifilide latente.
Nei giorni scorsi sono stati pubblicati anche i dati sulle vaccinazioni in Trentino nel 2018 e confermano quando già annunciato dai dati semestrali. Nel corso dall’anno si è registrato un incremento delle coperture per tutte le coorti di nascita e in particolare per la coorte 2016 per polio, difterite, tetano, pertosse, epatite,  emofilo. morbillo, patotite e rosolia sfiorano il 95%. La maggior resistenza arriva dalla val di Fiemme mentre val di Sole, Non e Bassa Valsugana hanno le coperture maggiori.

Confermato l’aumento di adesioni anche per i vaccini antinfluenzali somministrati a  81.026 persone, 5.559 in più rispetto all’anno precedente (75.467); la copertura vaccinale nella popolazione di età 65 anni è stata del 54,8 %, superiore all’anno precedente (+1,7%).
Confermata anche l’alta l’adesione alla vaccinazione nei soggetti a rischio in età pediatrica. I servizi vaccinali dei Distretti hanno vaccinato 1.860 bambini a rischio, pari al 58,9 % (+ 8,3% rispetto all’anno precedente) di tutti i soggetti a rischio di età compresa tra 6 mesi e 14 anni, individuati in base agli elenchi di esenzione dal ticket per patologia.

Nelle Rsa e nelle Case di Riposo l’adesione alla vaccinazione è sempre molto elevata. Nel 2018 sono stati vaccinati 4.323 ospiti con una copertura vaccinale dell’84,9% (86,2% nel 2017).
I medici di medicina generale hanno somministrato 64.933 dosi di vaccino influenzale (59.700 nel 2017), l’80% del totale.

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