Via Marighetto, allarme furti Ladri in azione prima di cena

di Marica Viganò

Dalla zona di Trento nord, colpita sabato sera, al quartiere di Madonna Bianca. Non si ferma l’ondata di furti in città e martedì i ladri hanno preso di mira via Marighetto. Quattro le case svaligiate tra il tardo pomeriggio e l’ora di cena. Sono spariti denaro contante e gioielli, ma anche un voluminoso televisore da 50 pollici.

La tecnica utilizzata dai malviventi è particolare: entrano negli appartamenti posti al piano terra o al primo piano forzando porte e finestre e poi si chiudono all’interno con il chiavistello; a volte mettono di traverso un mobile o il divano, in modo da ostacolare l’ingresso del padrone di casa. Con questo escamotage riescono a guadagnare qualche secondo in più per poter fuggire agevolmente, nel caso il proprietario rientri all’improvviso.

Dai sopralluoghi delle forze dell’ordine è emerso un altro particolare: nelle abitazioni messe a soqquadro sono stati spostati quasi tutti i quadri, segno evidente della ricerca da parte dei ladri di una cassaforte. Nei quattro appartamenti di via Marighetto non c’erano «forzieri» da aprire, ma i malviventi  probabilmente avevano con sé anche una mola a disco, pronta in caso di necessità.
Puntava alla cassaforte anche la banda entrata in azione a fine ottobre in via della Cervara. In un solo pomeriggio erano stati svaligiati diversi appartamenti e in un’abitazione era stata divelta con la mola a disco la cassaforte contenente gioielli, orologi e costose attrezzature fotografiche per un valore complessivo di 40mila euro.

I responsabili del furto, tre albanesi residenti in Alto Adige, erano stati fermati qualche sera dopo dalla squadra volante della polizia a bordo di un’auto, dove era celata parte della refurtiva. Due erano stati denunciati per ricettazione, mentre il terzo era finito in cella perché trovato in possesso anche di documenti falsi. La refurtiva, recuperata dalla polizia, era stata consegnata ai proprietari, ma solitamente è assai difficile ritrovare i beni preziosi trafugati: i ladri si liberano subito della merce rubata, affindandola a complici oppure rivendendola a ricettatori. O, comunque, nascondono il bottino in un luogo sicuro, lontano dalla zona in cui hanno colpito.

In via Marighetto, come ai Solteri sabato scorso, i ladri sono entrati in abitazioni poste ai piani bassi, dove non vedevano luci accese. Spesso basta la presenza di telecamere con fari esterni e sensori di movimento per infastidirli.

Sfruttando la tecnologia è possibile controllare casa e tenere lontani i malviventi, ad esempio con webcam collegate al telefonino o con dispositivi per l’accensione delle luci interne a distanza. Sono sempre di più i gruppi Whatsapp formati da vicini di casa e da persone residenti nello stesso condominio: un sistema per controllare la zona e la presenza di persone sospette.

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