Internet ultra veloce, priorità alle valli

La banda ultralarga si appresta a raggiungere il Trentino nelle prossime settimane. I lavori di posa della fibra ottica inizieranno però prima nelle periferie che nel capoluogo, a causa delle «resistenze» da parte di Palazzo Thun rispetto all’utilizzo dell’infrastruttura esistente. I primi centri interessati dall’arrivo della nuova tecnologia sono Arco, Carisolo e Cavareno, ai quali seguiranno Isera, Volano, Malé, Roncegno e Tassullo. Si tratta di paesi che rientrano nelle cosiddette «aree a fallimento di mercato», dove gli operatori tradizionali non sono ancora arrivati.
A realizzare gli interventi è Open Fiber, spa i cui soci sono Enel e cassa depositi e prestiti. L’azienda si è aggiudicata il bando da 72 milioni di euro indetto da Infratel (società in house del Ministero dello Sviluppo Economico), che consentirà di raggiungere entro il 2020 oltre 223mila unità immobiliari (ossia appartamenti e aziende) per un totale di 308mila abitanti interessati. Su un totale di 175 Comuni trentini (escluse le città di Trento e Rovereto), sono 120 (152 pre-fusioni) le amministrazioni comunali che ad oggi hanno sottoscritto la convenzione con Infratel. Per minimizzare i disagi ai residenti, fondamentale sarà l’utilizzo delle infrastrutture di Trentino Network, con cui è stata avviata una collaborazione.
Per quanto riguarda Trento, assieme alla città della Quercia, l’investimento previsto sarà invece effettuato direttamente da Open Fiber, in quanto rientrano all’interno del piano per raggiungere 271 città di grandi e medie dimensioni in tutta Italia. I progetti sono stati completati a inizio anno. Con Rovereto si stanno definendo gli ultimi dettagli della convenzione, mentre qualche rallentamento si sta verificando all’ombra del Nettuno. Qui, l’azienda ha previsto 15 milioni di investimento per collegare con la fibra ottica 45mila unità immobiliari. Gli incontri istituzionali con il Comune stanno proseguendo, ma ad oggi non è stato ancora raggiunto un accordo di massima. Eppure l’obiettivo iniziale ? come annunciato lo scorso autunno, quando era iniziato lo «scouting» sul territorio provinciale ? era di avviare i lavori già nel corso di quest’estate per portare i cavi fino a dentro gli appartamenti e i condomini nel giro di 18 mesi (ossia entro fine 2019). È dunque evidente che i tempi siano destinati ad allungarsi, anche se l’azienda sarebbe pronta a realizzare i lavori al più presto. Va peraltro detto che l’interesse dei residenti verso la banda ultralarga è molto grande, dimostrata da una risposta superiore al 90% in occasione dei sopralluoghi sul campo da parte dei tecnici dell’azienda.
«Nel corso degli incontri in Provincia e nei Comuni di Trento e Rovereto abbiamo esplorato la possibilità di utilizzare le infrastrutture esistenti» spiega Roberto Gallo, responsabile per la rete nelle aree di mercato di Open Fiber nel Nord Italia. «Abbiamo peraltro trovato una situazione estremamente favorevole dal punto di vista dell’accoglienza da parte della popolazione». Con entrambe le amministrazioni è stato avviato il confronto sulle modalità di intervento: «L’obiettivo è quello di arrivare alla stipula della convenzione con Rovereto entro fine mese. Per quanto riguarda Trento, abbiamo avanzato le nostre istanze e siamo in attesa di una risposta definitiva da parte dell’Amministrazione, che deve stabilire se e quando sarà pronta per l’intervento. Il cablaggio comporterà inevitabili disagi che contiamo di minimizzare proprio grazie al riutilizzo delle infrastrutture esistenti». Il piano di interventi, va ricordato, sarà totalmente a carico dell’azienda e i benefici sono evidenti: «Le persone ne sono consapevoli - evidenzia Gallo -, tanto che il nostro indirizzo di posta elettronica ha ricevuto tantissime email di persone che chiedono da quando potranno usufruire del servizio. Insomma, il mercato potenziale non manca. Un accordo con il Comune di Trento, ne sono certo, sarà raggiunto. Ma non so dire quando».

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