In Trentino, meno nati e più morti nel 2017

Nei primi nove mesi del 2017 i morti in Trentino superano di gran lunga i nati: il saldo negativo è di 428 persone (saldo naturale). Tuttavia, la popolazione residente è in lievissimo aumento (più 0,11%): gli abitanti fine settembre erano 538.604, mentre a inizio gennaio in Trentino vivevano 539.175 persone. La crescita demografica è da imputare totalmente al saldo migratorio, che raggiunge quota 999 (si tratta della differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici dei residenti).


Rilevante il confronto con la provincia di Bolzano negli ultimi sei anni: la differenza demografica con Trento si è quasi dimezzata. A inizio 2012, infatti, la popolazione altoatesina era di 504.708 persone contro i 524.877 trentini. Dai dati Istat di inizio gennaio 2018, invece, emerge chiaramente il «recupero» dei cugini altoatesini: i residenti sono 528.000 a fronte di 539.700 abitanti in Trentino. Numeri alla mano, la differenza tra le due popolazioni residenti è calata di circa 8.500 unità (da 20.169 a 11.700) in solo sei anni. Tanto che, se la tendenza rimanesse immutata, in poco più di otto anni (nel corso del 2026 per capirci) l’Alto Adige potrebbe raggiungere e superare il Trentino per numero di residenti.


Tornando nella nostra provincia, dall’analisi demografica in base ai dati Istat emerge anche che il mese peggiore in termini di saldo naturale è stato gennaio 2017, con 601 morti rispetto a 393 nuovi nati. Malino anche febbraio e marzo 2017, rispettivamente con saldi naturali negativi di 83 e 82 unità. Solo in luglio e settembre dello scorso anno il numero dei nati ha superato quello dei morti, di 28 unità nel primo caso e di 20 nel secondo.


Tutt’altra musica per il saldo migratorio, che fa rilevare un importante dato negativo solo nel mese di giugno 2017 (meno 160) con 1.442 cancellati dai registri anagrafici trentini contro 1.282 nuovi iscritti. Il mese in cui l’indicatore è più positivo, invece, è agosto con saldo migratorio di 379 unità (1.522 cancellati e 1.901 iscritti).


Dai dati Istat è possibile analizzare anche le tendenze dei diversi comuni trentini. A perdere il maggior numero di abitanti rispetto alla popolazione residente è Garniga Terme (meno 14 abitanti, il 3,6% in meno in nove mesi). Tra le performance peggiori compaiono anche quelle dei comuni di Torcegno in Valsugana e Malosco in val di Non. Nel primo caso il calo percentuale di residenti è pari al 3,1% (meno 22 abitanti), mentre nel secondo caso la riduzione è del 2,7% (meno 12 abitanti).


Il paese che guadagna più popolazione residente in termini percentuali è Mazzin di Fassa, con un incremento del 3,9% (21 abitanti in più da gennaio a luglio 2017). Seguono Faedo in val di Cembra e Lavarone, dove le liste anagrafiche si sono «gonfiate» rispettivamente del 3,4% (21 nuovi abitanti) e del 3,1% (35 nuovi abitanti). Infine, i comuni più popolosi del Trentino. A partire da Trento, città capoluogo, che con 324 nuovi iscritti alle liste anagrafiche fa segnare una crescita percentuale in termini di popolazione dello 0,3%. Lieve aumento percentuale anche per Rovereto (0,5%), che guadagna 187 abitanti nei primi nove mesi del 2017. Solo a Pergine Valsugana è possibile notare un impercettibile calo (meno 0,03%): la variazione negativa si attesta su sei residenti in meno nel periodo di riferimento considerato.

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