1.361 incidenti in un anno Più a rischio il venerdì

Se proprio non ne avete una assoluta necessità, il venerdì pomeriggio, intorno alle 18, lasciate l’auto in garage e prendete i mezzi pubblici. Soprattutto in estate. Non rischierete di fare un incidente.

Perché è proprio il venerdì il giorno più «pericoloso» per chi guida in Trentino, con oltre il 17% degli incidenti che avvengono ogni settimana. E l’ora fatale sembra essere proprio quella: le 18. Chissà, forse è la fretta di tornare a casa dopo una settimana di lavoro e con la prospettiva di un week end libero. Fatto sta che in quella fascia oraria si registra il maggior numero di incidenti. Che aumentano nei mesi estivi, tra luglio e settembre, e coinvolgono molti più maschi che femmine.



A illustrare le dinamiche degli incidenti stradali in Trentino è l’Ispat, l’Istituto di statistica della Provincia che, insieme ai numeri, ci offre moltissime curiosità.



Partiamo dal numero di incidenti registrato negli ultimi anni. Nel 2016 sono stati registrati 1.361 incidenti. Più dei 1.258 dell’anno precedente, ma molti meno rispetto ai 2.092 del 2003. La maggior parte di essi si verifica sulle strade provinciali e comunali, molti meno in autostrada, come si può notare dalla tabella.



I morti, nel 2016, sono stati 32, 4 dei quali in autostrada, mentre i feriti sono 1.926.

Le ore più calde, come detto, sono quelle pomeridiane, mentre alle 5 del mattino si viaggia piuttosto sicuri.

Per quanto riguarda i giorni, mercoledì, venerdì e sabato sono quelli in cui si concentra il maggior numero di incidenti.


Questo, invece, il quadro per mese:

Se poi consideriamo il tipo di incidente, essi vengono divisi in due grandi categorie: gli incidenti che coinvolgono più veicoli e quelli che accadono a un veicolo isolato.

Nel primo caso, la tipologia più frequente è lo scontro frontale-laterale (368 nel 2016), seguita dal tamponamento (264 casi), dallo scontro laterale (170) e da quello frontale (109).

Nel caso di incidenti che coinvolgono un solo veicolo, invece, il più frequente è l’uscita di strada (163 casi), seguita dall’investimento di pedoni (138). Per quanto riguarda gli esiti, lo scontro frontale è il più letale, con 8 morti.



I maschi, infine, sono molto più numerosi:

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