Tre ragazzini «incastrano» i ladri Inseguono i malviventi e fotografano la targa

Li chiamano «nativi digitali». Sono i post Millennials, i ragazzi nati dopo l'anno Duemila, che con smartphone e tablet hanno un approccio «naturale»: muovono i polpastrelli con una facilità che i loro genitori hanno acquisito con fatica e riescono a far funzionare gli apparecchi con l'intuito più che basandosi sulle istruzioni. Ed il cellulare, come è noto, può diventare un alleato per la sicurezza. Ne sanno qualcosa i tre ragazzi di 11 anni che, proprio grazie ad uno smartphone, sono riusciti ad incastrare i ladruncoli che avevano portato via la borsa alla mamma di un loro compagno. La foto scattata con il cellulare alla targa dell'auto dei malintenzionati è stata acquisita dai carabinieri di Borgo. L'identificazione dei ladri è ormai prossima. Ma i tre ragazzi, che frequentano la prima media, non hanno dimostrato solo dimestichezza con il cellulare: grazie alla loro prontezza di riflessi ed al loro coraggio sono riusciti a recuperare la refurtiva.  

Ecco come andati i fatti, accaduti venerdì pomeriggio a Borgo Valsugana. I tre amici stavano tornando dalla catechesi, diretti verso il centro, quando hanno incrociato la madre di un loro compagno che correva. «Mi hanno rubato la borsa» ha detto indicando tre sconosciuti - due donne ed un uomo - che stavano camminando a passo veloce in corso Ausugum. La signora, che collabora con una libreria del centro, è stata derubata mentre era al lavoro. I ladruncoli sono riusciti ad infilarsi nel negozio e a mettere le mani sulla borsa, nascosta nel retrobottega.  

I ragazzi non hanno avuto alcuna indecisione, si sono subito messi alla calcagna dei tre ladruncoli, li hanno raggiunti ed è nato un parapiglia: c'è stato qualche spintone, nessuno si è fatto male, e sono riusciti a strappare la borsa dalle mani dei ladri. Questi ultimi, fra l'altro, nella fuga hanno girato in tondo, sbucando vicino al bar Milano. Lì nelle vicinanze avevano parcheggiato l'auto. L'uomo, che precedeva di qualche passo le donne, è salito a bordo della vettura e ha iniziato a far manovra, pronto per fuggire; ha atteso che le complici salissero e ha premuto l'acceleratore. Sono bastati quei pochi secondi ai ragazzini per prendere dalla tasca il cellulare e fotografare la targa. L'immagine, con il modello del mezzo e le cifre che porteranno all'identificazione del proprietario, è stata acquisita dai carabinieri, nel frattempo chiamati da un passante che aveva visto i ladri fuggire dalla libreria.  

Ai tre giovanissimi detective sono arrivati i complimenti degli stessi carabinieri ed un premio dalla signora derubata: una pizza per tutti. «Mio figlio è l'unico dei tre amici ad avere il cellulare - racconta una madre - E pensare che ha il permesso di utilizzarlo solo a casa, se io non ci sono, per avvisarmi quando arriva da scuola. Undici anni sono pochi per usare il telefonino, ma venerdì sono stata proprio io a dire a mio figlio di portare con sé lo smartphone per andare a catechesi. Questa volta il cellulare è servito davvero».

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