Il Patt alla carica: «Esercito per la sicurezza»

«Se il questore non è in grado di garantire la sicurezza in città, sarà necessario chiedere l'intervento dell'esercito». Il gruppo consiliare del Patt in Comune a Trento rilancia l'idea in occasione dell'incontro per fare il punto sulle azioni di governo intraprese nel corso dei due anni e mezzo di governo a Palazzo Thun. Il tema della sicurezza nel capoluogo viene indicato come fondamentale dal capogruppo Alberto Pattini: «I controlli in città ci sono e questo va riconosciuto, ma le forze di polizia non sono sufficienti e Trento, città turistica, non può essere lasciata in preda ai malviventi». E ricorda: «Sulla questione abbiamo rischiato anche la crisi di governo». Una soluzione al problema che riguarda in particolare alcune aree del centro storico era stata sollecitata dalle Stelle Alpine nel giugno 2015 con un'interrogazione. Era seguita l'approvazione di un emendamento per il contrasto dei racket dell'elemosina e dello spaccio di droga. «Continueremo a fare il nostro lavoro di mediani di spinta» assicura Pattini, mentre l'assessore Roberto Stanchina annuncia che a breve ci sarà un allargamento del gruppo in consiglio (il secondo della maggioranza, dopo il Pd). Probabile l'ingresso di Eugenio Oliva, elettro tra le fila di Progetto Trentino.
L'assessore e vicesegretario della sezione cittadina del Patt Stanchina ha sottolineato la necessità di rafforzare la coalizione di centrosinistra autonomista: «Dovremo unire le forze in vista degli appuntamenti con le urne in calendario nel 2018. Non parliamo solo di sedie, ma di programmi e coesione». Sia Stanchina sia l'assessore Tiziano Uez hanno annunciato che non si candideranno alle provinciali «per mantenere l'impegno con gli elettori».
Il primo ha ricordato il lavoro che è stato fatto per garantire la presenza tutto l'anno dei plateatici all'esterno di bar e ristoranti e il successo riscosso dalla Notte Bianca: «Ha funzionato e verrà ripensata anche con il supporto dei commercianti». Il regolamento sulla musica all'aperto è invece in fase di elaborazione con il supporto della Siae. Uez, infine, ha infine ricordato l'impegno nella riorganizzazione di Asis («selezione pubblica del direttore prevista dallo Statuto») e nel contenimento della burocrazia, oltre che nella cancellazione degli ecomostri.

comments powered by Disqus