Colpo da film al Dipartimento di Economia Sparito il bancomat dell'Università

Nessuna effrazione, pochi danni, ma un bottino da almeno quattro zeri. È un furto da film quello messo a segno da un gruppo di malviventi, venerdì sera, al Dipartimento di Economia dell’Università, in via Inama: i ladri hanno portato via la colonnina del bancomat, che si trovava nel corridoio proprio all’ingresso della sede, utilizzando un furgone (fatto entrare nel cortile) per trasportare l’ingombrante bottino. Hanno completato il tutto prima di mezzanotte, senza attirare l’attenzione né di persone che abitano nella zona né di passanti.

Sapevano che il venerdì sera la sede chiude alle 20 e, soprattutto, che la colonnina per il prelievo con il bancomat era stata appena «ricaricata» di denaro. Gli investigatori ed i responsabili dell’Ateneo non hanno dubbi: ad agire sono stati «professionisti» del furto, evidentemente con l’aiuto di un «basista» che li ha informati dell’intervento - poche ore prima - del personale incaricato dalla banca per immettere nel dispositivo automatico parecchio contante.

L’allarme che protegge gli ingressi del Dipartimento di Economia è scattato prima della mezzanotte di venerdì. La sede è aperta dal lunedì al giovedì fino alle 22, mentre il venerdì le porte si chiudono due ore prima. Probabile che i malintenzionati si siano nascosti nella struttura in attesa dell’uscita del personale e, quando sono stati certi che nelle aule e nei corridoi non ci fosse più nessuno, si sono messi al lavoro. La colonnina, che non era incassata al muro, sarebbe stata spostata con l’aiuto di un carrello, fino al cortile interno. Lì c’era un complice su un furgone: il bancomat è stato caricato sul cassone ed i ladri hanno fatto perdere le proprie tracce.

«Hanno tagliato la corda in pochi secondi - spiega il direttore del Dipartimento, il professor Geremia Gios - L’allarme è suonato, ma all’arrivo della vigilanza i ladri non c’erano più».
L’ipotesi è che i ladri si siano presi il tempo, dopo la chiusura della sede, di preparare per bene il furto, in modo da sbloccare la colonnina dal punto in cui era stata fissata sul pavimento e da trasportarla all’esterno nel più breve tempo possibile, avvisando subito il complice con il furgone.

L’allarme antintrusione, collegato con la vigilanza privata, è scattato quando i ladri sono usciti dalle porte con maniglioni antipanico che danno sul cortile. Da quel momento, la banda sapeva di avere a disposizione solo pochi secondi per la fuga. I malviventi avrebbero aperto manualmente il cancello, permettendo l’ingresso del mezzo su quale hanno caricato la colonnina del bancomat. L’unico danno alla struttura, escluso qualche graffio alle porte attraverso le quali è stato fatto passare il bancomat, è alla sbarra del parcheggio, divelta dal furgone. Le telecamere di sicurezza dell’università potrebbero aver registrato l’azione dei ladri o il passaggio del furgone. «Crediamo si possa trattare di una banda di professionisti - evidenzia il professor Geremia Gios - è possibile che ci sia stato un basista: il bancomat era stato caricato di contante nella stessa giornata. Dunque i ladri sapevano ciò che stavano facendo».

Pochi minuti dopo la fuga, sono arrivate in via Inama le guardie di una ditta di sicurezza privata. Sono stati avvertiti dell’accaduto i carabinieri, che ieri mattina sono intervenuti per i rilievi, per acquisire i filmati e verificare se ci fossero tracce lasciate dai malviventi.

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