Consegnati a Trento 45 alloggi a canone moderato

Sono state consegnate oggi, a Trento Sud, le chiavi di 45 nuovi alloggi del cosiddetto «Housing sociale»: si tratta, in buona sostanza, di un programma che cerca di dare risposte abitative a quella fascia di cittadini che sta in mezzo al guado: se da un lato non può permettersi di acquistare un alloggio sul libero mercato, dall’altro ha comunque un reddito superiore a quello massimo richiesto per accedere all’edilizia sociale.

Gli alloggi, prima parte dei 76 alloggi del bando di assegnazione pubblicato ad inizio marzo dal Comune di Trento, sono presso il nuovo complesso residenziale «Corti Fiorite», in via Giovanni Falcone: sono caratterizzati da una classe energetica fra B e A, che consentirà agli inquilini un forte contenimento dei costi di gestione. Le metrature degli alloggi sono variabili, adatte a tutte le esigenze: si va da una, due e tre stanze sino agli attici degli ultimi piani.

A seguito della partecipazione al bando, per chi è in possesso dei requisiti previsti, sarà redatta la graduatoria degli assegnatari per la scelta degli alloggi. Una volta terminata questa procedura, l’Ufficio Casa e Residenze Protette del Comune di Trento, di concerto con il gestore sociale CoopCasa Soc. Cons. a r. l. procederà all’assegnazione degli alloggi. Come di consueto, gli alloggi saranno assegnati per almeno il 40% alle giovani coppie di coniugi o di conviventi more-uxorio, residenti nel Comune di Trento al momento dell’approvazione del bando.

Il Fondo Housing Sociale Trentino, gestito da Finint Investments SGR, ideato e promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, vede come primo investitore CDP Investimenti SGR S.p.A. (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare. In particolare l’obiettivo strategico del Fondo HS Trentino è quello di realizzare e gestire oltre 500 alloggi da destinare interamente alla locazione calmierata per almeno 8 anni: pertanto tutti gli alloggi verranno destinati alla locazione ad un canone scontato del 30% rispetto a quello richiesto dal libero mercato, per un periodo minimo di 8 anni.

I 500 alloggi sono localizzati esclusivamente nei Comuni del territorio provinciale considerati ad alto fabbisogno abitativo (Trento, Rovereto, Cles, Levico Terme, Pergine Valsugana, Borgo Valsugana, Riva del Garda, Arco, Ala, Mori, Lavis, Mezzolombardo). Ad oggi il Fondo - ha fatto sapere il suo rappresentante Filippo Iannone - ha effettuato ben 15 investimenti con 13 immobili già consegnati e affittati per complessivi 200 alloggi, il 56 per cento dei quali situati nel comune di Trento.

«Il canone moderato - ha spiegato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Trento Mariachiara Franzoia - ci aiuta a ricalibrare la domanda casa in città, lo strumento ha funzionato e sta funzionando; auguro un buon cammino di vita ai nuovi inquilini che prendono casa qui in un ambiente residenziale di alta qualità».

«La Provincia - ha annunciato l’assessore provinciale all’edilizia abitativa Carlo Daldoss - ha deciso di integrare la propria quota di finanziamento nel Fondo Housing Sociale Trentino per aumentare di altre 30 unità gli alloggi a canone moderato, arrivando così ad un totale di 530 alloggi».

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