Detenuto suicida a Spini Sindacato: morte evitabile

Un altro detenuto si è tolto la vita: è il 41° suicidio da inizio dell’anno.

Lo rende noto il sindacato di polizia penitenziaria Osapp, spiegando che verso le ore 14 circa odierne, un detenuto di origine magrebina, di 42 anni, ristretto al reparto protetti della Casa Circondariale di Trento, si è impiccato con un cappio rudimentale nella cella dove rinchiuso.

Sempre dall’inizio dell’anno, aggiunge l’Osapp, le morti in carcere in Italia sono state 81.

Si tratta di dati che «a nostro avviso - afferma il segretario Leo Beneduci - sono tutt’altro che ordinari e normali, nonostante le rassicurazioni del guardasigilli Orlando».

Beneduci punta il dito contro le carenze di organico e il sovraffollamento, fotografando la situazione a Trento: «Non è difficile individuare - afferma - in una carenza di organico di quasi il 40% (mancano 82 unità di Polizia Penitenziaria su 214) e nel sovraffollamento del 30% rispetto agli accordi tra lo Stato e la Provincia autonoma di Trento (340 detenuti presenti su 240 previsti) le cause di una morte che benché di natura volontaria avrebbe potuto a nostro avviso essere evitata».

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