Ladro seriale in azione in corso Buonarroti

di Marica Viganò

Ha agito con calma e determinazione, forse dopo aver alzato un po’ troppo il gomito come testimonia la bottiglia di birra che teneva in mano. Il ladro che ieri pomeriggio ha rubato in un bar di corso Buonarroti, tentando anche il colpo in altri due esercizi commerciali, si è allontanato con passo rapido, ma non correndo, e ha agito a volto scoperto, senza neppure tentare di coprire parzialmente il viso con un berretto. Alcuni testimoni lo avrebbero visto altre volte aggirarsi fra la stazione e corso Buonarroti.

A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine è stata la ragazza derubata, figlia della titolare del bar Michelangelo: è scappata all’esterno del locale quando ha visto lo sconosciuto - italiano, circa 25 anni d’età - infilarsi dietro il bancone e premere i tasti della cassa. Il furto è avvenuto attorno alle 16.30. Il locale si trova sulla terrazza dell’edificio che ospita la sede della circoscrizione Centro storico-Piedicastello ed è aperto, con questa nuova gestione, solo da due settimane.

«Mia madre si è assentata per qualche minuto per andare a prendere l’acqua. Nel bar sono rimasta io, da sola - spiega Eleonora D’Amico, figlia della titolare - Ero seduta fuori a fumare una sigaretta, quando ho visto il giovane avvicinarsi ed entrare al bar. L’ho seguito all’interno per chiedere cosa volesse prendere. Pensavo fosse un cliente. Senza dire una parola, è andato dietro il bancone e ha iniziato a frugare nella cassa: temendo una sua reazione, sono uscita a chiedere aiuto».

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Il ladro ha preso le banconote, per un valore di qualche centinaio di euro, lasciando nella cassa le monete, e ha frugato nello zaino che la ragazza aveva lasciato su una sedia. «Ha fatto bene mia figlia a scappar via, perché quel giovane aveva in mano una bottiglia: avrebbe anche potuto utilizzarla come arma - evidenzia Stefania Pratesi, titolare del bar Michelangelo - si è preso pure il tempo di aprire lo zaino e di svuotarlo: per fortuna non c’era nulla di valore».

All’esterno del locale, vicino alla fontana, erano seduti due giovani: un testimone li avrebbe visti andar via con il ladro.

Prima di colpire al bar Michelangelo, lo sconosciuto ha tentato di rubare in altri due esercizi pubblici. «È entrato e senza dire nulla si è infilato in bagno - racconta Felice Manfredi, titolare del bar Magnani - Credo che abbia riempito d’acqua la bottiglia di birra che aveva in mano. Poi si è avvicinato alla cassa, dove c’era una cliente che stava pagando. Ha ordinato un tè alla pesca, ma non distoglieva lo sguardo dalla cassa e dal portafoglio della signora. Quando ha capito che non poteva fare nulla, se ne è andato senza consumare».

Lo sconosciuto ha poi attraversato la strada ed è entrato nel salone Free Hair. La cassa è proprio all’ingresso. «La mia collaboratrice, impegnata con una cliente, ha visto il giovane andare subito dietro al bancone e ha dato l’allarme - spiega il titolare del salone, Ivan D’Alessandro - Quel giovane, non riuscendo ad aprire la cassa, è subito andato via. Sono intervenuto e l’ho rincorso. Lui si è allontanato senza dare l’impressione di essere agitato».

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