Estetica, insetti e niente sterilizzatore

Trento nord, blitz del Nas. L'attività è stata sospesa

di Flavia Pedrini

Niente sterilizzatore né presenza di strumenti monouso, un'estetista priva del requisito professionale e pure i locali invasi da insetti. È quello che si sono trovati di fronte i carabinieri del Nas di Trento, una volta varcata la soglia di un centro estetico di Trento nord. Non certo un bel biglietto da visita per un'attività che dovrebbe essere sinonimo di salute e benessere e che invece, proprio a fronte del mancato rispetto delle norme igienico sanitarie, potrebbe diventare terreno fertile per infezioni o malattie. All'esito dei controlli i militari hanno fatto una segnalazione al Comune, che ha disposto la sospensione dell'attività e dato 180 giorni di tempo alla titolare per ottemperare alle prescrizioni. E le violazioni amministrative riscontrate peseranno anche sul portafoglio della titolare, oggetto di una duplice sanzione: la prima (dai 54 ai 324 euro) per le norme in materia igienico sanitaria e una più salata (da circa 500 euro a 2.580) per la presenza di un'addetta priva del requisito professionale per svolgere l'attività di estetista.

Il controllo, avvenuto il 12 luglio, si inserisce in un piano più vasto di verifiche - denominato «Estate tranquilla» - previsto dal Comando carabinieri per la Tutela della salute e che riguardano centri estetici, centri termali e alberghi che dispongono di area wellness. In provincia, nell'ultimo mese, sono state una quarantina le strutture sottoposte a controlli, con esiti per fortuna confortanti per quanto riguarda il rispetto delle norme.

Diverso il caso dell'attività di Trento nord. L'attività di estetica viene svolta all'interno di un salone di parrucchiera (risultato però in regola) e qui i militari hanno riscontrato una serie di violazioni. A partire da chi esercita l'attività di estetista. La titolare sarebbe assenta dal lavoro per motivi di salute e sarebbe stata sostituita da un'altra addetta che però risulta sprovvista del corretto requisito professionale. Dalle verifiche dei militari è poi emerso che nel centro non venivano usati strumenti monouso, nonostante non fossero presenti specifiche attrezzature per la sterilizzazione. Circostanza particolarmente importante per quanto riguarda la tutela della salute dei clienti, visto che gli strumenti, entrando a contatto con la pelle o sangue, possono diventare veicolo di infezioni. A rendere l'ambiente poco appetibile e sicuro per sedute di bellezza anche la presenza di insetti, che avrebbero popolato vari locali.

Come prassi, i militari hanno dunque fatto una segnalazione al Comune - soggetto responsabile in materia di sanità pubblica - che attraverso lo Sportello attività produttive procede con un verbale a carico della titolare del centro estetico. Il provvedimento, che ieri è stato notificato alla donna dai carabinieri del Nas, dispone la sospensione dell'attività di estetista e intima quindi di provvedere, entro 180 giorni, a prendere i provvedimenti necessari per ovviare ai problemi emersi. Dunque il centro dovrà trovare una persona abilitata ad esercitare l'attività di estetista e dotarsi di strumenti monouso o sterilizzatore proprio per evitare che gli strumenti a contatto con la pelle dei clienti (e dunque anche con sangue) possano essere contaminati e diventare veicolo di infezioni. A quel punto, previa verifica da parte dell'autorità competente, il centro potrà riprendere l'attività. 

Quello di Trento nord, come detto, non è che uno dei molti controlli condotti dai Nas nell'ultimo mese. Nella maggior parte dei casi centri termali, estetici e aree benessere degli hotel sono risultati a norma. In quattro casi i militari hanno riscontrato delle violazioni, ma lievi. Nella spa di un lussuoso albergo, per esempio, la piscina non riportava tutti i dati previsti: la profondità e le avvertenze nelle tre lingue.

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