Torna la stangata: rincari di 900 euro L'inflazione a Trento oltre il 2%

di Francesco Terreri

Farina, carne bovina, burro, zucchero, pomodori, frutta. E anche la tariffa dei rifiuti solidi urbani. Tornano a Trento gli aumenti dei prezzi come non si vedevano da anni. L'inflazione a maggio, ultimo dato disponibile, è dell'1,9%. Se però si considerano le 30 voci più rilevanti, l'incremento annuo diventa del 2,3%, pari ad un aggravio di spesa per una famiglia di quattro persone di oltre 930 euro (la stima è dell'Unione Consumatori). Da ieri, inoltre, la bolletta della luce costa il 2,8% in più. In compenso quella del gas cala del 2,9% ma, fanno notare le associazioni dei consumatori, non è d'estate che si consuma più gas. Se poi una famiglia trentina decide di andare al mare, quest'anno spenderà in media 87,45 euro al giorno, il 2% in più del 2016.

Il ritorno dell'inflazione, dopo oltre due anni di prezzi fermi o in calo, era auspicata come segnale di ripresa dei consumi. Come è noto, la Banca Centrale Europea sta inondando l'economia di liquidità per portare l'inflazione intorno al 2%, considerato un livello fisiologico. Il segnale però è positivo se parallelamente salgono anche salari e stipendi, cioè il potere d'acquisto delle famiglie.

Da noi, poi, l'inflazione fisiologica è già stata superata. Secondo l'Osservatorio prezzi e tariffe del Ministero dello Sviluppo economico, che si basa sui dati Istat, tra il giugno 2016 e il maggio scorso a Trento l'aumento maggiore è quello del prezzo della farina di frumento, che fa un balzo del 20% da 54 a 65 centesimi al chilo. Sul podio anche i pomodori, cresciuti da 1,66 a quasi 2 euro al chilo con un incremento superiore al 18%. Segue l'acqua minerale in bottiglia, rincarata di quasi il 17%: si conferma che è meglio bere l'acqua del sindaco.

Incrementi dei prezzi a due cifre anche per lo zucchero (+15,8%) e i biscotti (+10,1%), mentre cresce dell'8,9% il prezzo delle trote fresche e dell'8% quello del burro. Sopra il 7% banane e tonno in scatola. E il gasolio per auto che, al self service, costa ora 1,42 euro al litro contro gli 1,32 euro di un anno fa: +7,6%. Accanto al gasolio, aumenta anche la benzina verde, salita del 4,9% a 1,55 euro al litro. 

Le mele rincarano del 5,6% in un anno, ma con i danni delle gelate il prezzo è destinato a crescere ancora. Aumenti anche per olio extra vergine di oliva (+6,1%), carote (+4,1%), carne bovina fresca (+3,9%). Ci si consola con il petto di pollo, il cui prezzo scende in un anno del 2%, il prosciutto crudo, su cui si risparmia l'1,6%, il parmigiano reggiano (-0,8%), il latte fresco (-2,9%). Quanto al caffè espresso al bar, il prezzo medio è ormai di 1,10 euro, salito del 5,8% in un anno.

L'Istat indica anche la variazione della tariffa dei rifiuti solidi. A Trento in un anno, per 100 metri quadri, è passata da 189,85 a 193,57 euro, con un incremento di quasi il 2%. Come del 2% è, secondo l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, l'aumento della spesa per una giornata al mare di una famiglia di quattro persone.

Da luglio, spiega in una nota l'Autorità per l'energia, la bolletta dell'elettricità aumenta del 2,8%. In pratica, per una famiglia tipo con 2.700 chilowattora l'anno di consumi elettrici, è prevista una spesa annua di 512,52 euro, con un aggravio di 9 euro. Ma, come si può vedere sullo stesso sito dell'Authority, a Trento si trovano offerte anche da 436 euro l'anno. La bolletta del gas invece diminuisce del 2,9%: per una famiglia con 1.400 metri cubi annui di consumi la spesa scende di 40 euro a 1.029 euro. E a meno di 900 se si considerano le offerte migliori.

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