Biancofiore contro Renzi: «Fa figure da ignorante»

«È noto che ho avuto profonda simpatia per l’ex Premier Matteo Renzi e che mai lo abbia attaccato frontalmente, ma inizio a pensare che dopo il referendum abbia completamente perso il "mood vincente" e la visione strategica.

Non ha infatti capito che a seppellire l’accordo dei quattro grandi partiti,  non è stato il mio emendamento, ma proprio la Svp, notoriamente prodiana, con molti dei suoi, ridotti all’ininfluenza  politica in caso di accordo politico con Berlusconi, Lega e Cinque Stelle».

Lo afferma Michaela Biancofiore, parlamentare Forza Italia del Trentino Alto Adige. «Questo appiattimento sulle ragioni inesistenti della Svp evidenzia una grave sindrome di Stoccolma da parte del segretario Pd, che non vede che i suoi amanti sono i suoi carnefici e che lo spingono a fare figure da ignorante, facendo leva, allo stato, sul ricatto delle urne anticipate promosso ieri su tutte le agenzie».

E ancora: «Bisogna che Renzi legga personalmente gli emendamenti prima di fare affermazioni che sfiorano il ridicolo  e non ceda ai suggerimenti  degli interessati ( alla sua testa non alla mia). Il testo mio e del collega Fraccaro (Movimento Cinque Stelle), non violava in alcun modo i diritti delle minoranze e i trattati internazionali, bensì affermava il diritto delle vere minoranze presenti in terra trentina e altoatesina di avere pari dignità della maggioranza tedesca e di poter accedere alla rappresentanza parlamentare.

Il testo del “Fianum” impediva a chiunque non fosse targato Pd o Svp di poter conquistare un seggio in Parlamento, tedesco,italiano o ladino che fosse, politicamente rosso, verde, azzurro o multicolor.

Ha ragione il senatore Zeller, e sono prontissima a concederglielo: “Mantenere il sistema che è già legge”. Sì quello già speciale per il Trentino Alto Adige che ha permesso alla Svp di avere in Parlamento gli attuali dieci parlamentari che ricattano la maggioranza Pd, non a caso, e col quale si è votato nel 2013.

Tutti gli altri sistemi successivi (Italicum, Consultellum e Tedescum) localizzati sono incostituzionali e non toccati dalla Corte Costituzionale solo perché erroneamente non finiti nei punti sui quali sono stati sollevati dai ricorrenti, le questioni di costituzionalità», conclude la parlamentare».

La video-sintesi per provare a capire (in 5 minuti) cosa è successo in Parlamento:

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