Trentino e Alto Adige fra 10 anni Oggi al Muse con i presidenti Confronto con Rossi e Kompatscher

I martedì dell'Adige: i governatori intervistati dal direttore Giovanetti

Dove vanno il Trentino e l’Alto Adige? Stanno andando nella stessa direzione? Come saranno fra 10 anni? A queste e molte altre domande risponderanno oggi i governatori delle tue province autonome Ugo Rossi e Arno Kompatscher, ospiti de «I martedì del’Adige». Il confronto pubblico è in corso al Muse, con diretta video sulla nostra pagina Facebook.



I «due gemelli» - così vengono chiamati quando vanno nella capitale, come ha rivelato il governatore altoatesino, - nel 2013 furono eletti presidenti delle rispettive Province, presentandosi entrambi come il volto del cambiamento

A tre anni e mezzo dalla loro elezione rischiano ora di cadere insieme molto più rapidamente del previsto, ovvero al termine di una sola legislatura, sempre che riescano a concludere i cinque anni di mandato, considerato che - almeno per quanto riguarda Rossi - la tenuta sua personale e della coalizione di centrosinistra autonomista lo vedono perennemente a rischio.

Insomma, non si può parlare di futuro dell’Autonomia, senza interrogarsi su chi la governerà nei prossimi 10 anni. E non c’è nulla di scontato.

A Bolzano, Kompatscher è stato apprezzato per ciò che ha fatto, ma paga le faide interne alla Svp, con esponenti molto influenti come Toni Ebner, editore del «Dolomiten» e dell’«Alto Adige», che non lo hanno mai amato troppo e che vedrebbero molto meglio al suo posto nel 2018 l’attuale europarlamentare, Herbert Dorfmann, ipotesi che è già stata fatta circolare ad arte.

In teoria, un presidente dovrebbe aver fatto proprio male per essere sostituito dopo un solo mandato dai suoi, prima ancora che ci pensino gli elettori. Ma in Alto Adige non è questa la motivazione principale, quanto piuttosto la garanzia maggiore o minore che un governatore in carica - sempre espressione dell’unico partito di raccolta che è la Volkspartei - sa dare ai gruppi di riferimento e alle loro aspettative. E per questo in casa Svp si starebbe valutando lo «scambio» tra Dorfmann alla presidenza della Provincia e Kompatscher all’europarlamento dal 2019 o a Roma nel 2018, visto che Karl Zeller e altri parlamentari Svp non si ripresenteranno.

In Trentino, la situazione politica è molto diversa, perché non c’è un partito di raccolta su base etnica, come la Svp, che non ha alternative. C’è una coalizione, quella di centrosinistra autonomista, che dopo 15 anni al governo della Provincia con Lorenzo Dellai, si è affidata all’autonomista Ugo Rossi non per convinzione, ma per errori di calcolo e sottovalutazioni, e innazitutto per l’insipienza del Pd e dei suoi leader, che alle primarie hanno preferito sgambettarsi tra loro lasciando vincere Rossi, piuttosto che unire le forze per conquistare l’obiettivo.

Sarà interessante capire, anche dal confronto, che il governatore trentino Ugo Rossi e il collega altoatesino Arno Kompatscher, avranno oggi al Muse, intervistati dal direttore dell’ Adige , Pierangelo Giovanetti, se i due «gemelli» hanno la volontà, le idee e la forza per potersi riproporre alla guida delle rispettive Province.

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