Banconote false Trentino più esposto

Il Trentino rappresenta uno dei territori più esposti per quanto riguarda la circolazione del denaro contraffatto, in ragione della presenza di stazioni di villeggiatura di rilievo internazionale.

A dirlo è il responsabile della filiale di Trento della Banca d’Italia Pier Luigi Ruggero, che ha segnalato il problema in occasione della presentazione ai media locali della nuova banconota da 50 euro, sulla piazza a partire dal 4 aprile.

Malgrado non vi siano centri per la produzione di valuta falsa, stando alle parole di Ruggero, la presenza di numerosi turisti sia in estate, sia in inverno è sufficiente a rendere la nostra provincia un interessante banco di prova per la criminalità, che saggia i propri «prodotti» presso gli operatori locali.

Il danno causato dalla immissione di denaro falso, di cui la criminalità italiana è la prima produttrice in Europa, è stimato in circa 500 milioni di euro in tutto il mondo, sei milioni dei quali solo nel nostro Paese.

La sostituzione della banconota da 50 euro e la dismissione definitiva di quella da 500, tuttavia, dovrebbe comportare una diminuzione considerevole del rischio di maneggiare un biglietto falso.

«L’emissione della nuova banconota da 20 euro, avvenuta nel 2015, ha comportato una riduzione del 15 per cento della circolazione dei falsi in Trentino. In generale, l’immissione della serie Europa, a partire dal 2013, ha permesso di ridurre del 25% la circolazione di valuta contraffatta (del 9% solo in Italia)», ha sottolineato il responsabile di filiale.

«La presenza di centri di contraffazione - ha quindi aggiunto Ruggero - è dettata dalla presenza nel nostro Paese di una criminalità davvero bene organizzata. Bisogna infatti considerare che la produzione di banconote false è equiparabile ad un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti, con una vasta rete di persone in grado di studiare materiali, composti chimici, colori e disegni. I falsi prodotti in Italia, per la particolare cura nella contraffazione, sono davvero pericolosi per il mercato europeo».

A facilitare il compito dei falsari è il grandissimo mercato della cartamoneta in Europa, che ancora oggi rappresenta la principale forma di pagamento per molte persone.

Ad oggi, i biglietti in circolazione sono complessivamente 20 miliardi, per un valore  di circa 1.100 miliardi di euro. A scapito delle politiche promosse dalla Bce per ridurre la circolazione del denaro contate a favore di altre forme di pagamento (bancomat o carta di credito), l’impiego delle banconote è in crescita tra la popolazione europea.

Con l’emissione della nuova banconota da 50 euro, che sostituirà completamente i 9 miliardi di pezzi in circolazione dal 2002, ci si attende comunque una significativa diminuzione delle contraffazioni, anche grazie alla presenza di diversi elementi di sicurezza posti a più livelli (in parte rilevabili al tatto o alla vista, in parte leggibili attraverso specifici macchinari).

I cittadini potranno invece verificare l’autenticità del biglietto osservandolo in controluce, verificando le oleografie e percependo al tatto la particolare filigrana.

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