Il degrado di via Brennero preoccupa molti cittadini della zona, lavoratori e chiunque si ritrovi costretto a passare sia di notte che di giorno lungo quella strada.

Una situazione destinata a peggiorare, anche per l’improvviso arrivo di una ventina di persone che si sono accampate all’interno di un complesso di edifici fatiscenti di fronte all’incrocio tra via Brennero e via Marconi.

Gli abitanti e gli esercenti della zona hanno chiesto aiuto alla Lega Nord, che ieri pomeriggio verso le 16 ha tenuto una breve protesta proprio di fronte a questi luoghi desolati.

Il pensiero dei militanti del Carroccio è unanime: il sindaco Andreatta ha provato a risolvere la situazione, ma senza alcuna manovra di polso; l’amministrazione è rimasta impassibile, ferma, immobile; o la giunta riesce a reagire, ponendo fine a questa situazione, oppure che si dimetta e si ritorni alle urne per scegliere un’amministrazione più seria e capace per risolvere l’impasse di via Brennero; nonostante l’assenza di normative e leggi nazionali od europee su questo argomento, poco importa: questa non azione di Andreatta, infatti, sembra legittimare l’occupazione dei venti uomini e donne provenienti dalla Romania.

I leghisti proseguono, mostrando l’interrogazione alla giunta risalente allo scorso novembre circa la sempre più elevata preoccupazione che desta la situazione di via Brennero. A quell’intervento, l’amministrazione non ha risposto. Non ha portato acqua al proprio mulino, avendo tutti gli strumenti per farlo.

Negli ultimi mesi, proseguono i militanti del partito di Salvini, il tasso di furti è in costante crescita: un trend che è destinato a salire, e non a diminuire.

Che fare, dunque? Alla domanda segue una replica laconica: una risposta concreta, come abbattere gli ecomostri presenti su tutto il territorio comunale, dove queste persone sono solite ripararsi. Perché nemmeno è possibile cacciarli e rispedirli a Bucarest, in quanto cittadini europei e dunque non imputabili di immigrazione clandestina.

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Fotoservizio di Paolo Pedrotti