Droga, aumentano le indagini Daspo, uno strumento in più

di Marica Viganò

Daspo urbano per colpire gli spacciatori e indagini serrate delle forze dell'ordine per bloccare i canali di approvvigionamento della droga. Si combatte su due fronti la lotta al traffico di sostanze stupefacenti ed al degrado che ne è diretta conseguenza. Aiuta il decreto sulla sicurezza urbana approvato dal Consiglio dei ministri venerdì, che concede ai sindaci il potere di ordinanza e prevede, fra le altre misure, norme «anti vandalo» e Daspo, che per gli spacciatori significherebbe un'«espulsione» dal quartiere da 1 a 5 anni (l'Adige di ieri). Piazza Dante potrebbe, dunque, essere ripulita dalla droga con un decreto del sindaco che preveda l'allontanamento dall'area delle persone indesiderate: al momento si tratta solo di un'ipotesi, in attesa dell'analisi dei contenuti del decreto, ma la direzione potrebbe essere questa.
Non si ferma, nel frattempo, il lavoro degli investigatori: negli ultimi dieci giorni la polizia ha arrestato 7 persone, mentre sono 17 le ordinanze di custodia cautelare emesse nell'ambito dell'operazione «Mandinka 2» che ha portato all'arresto di sette profughi centroafricani e di due italiani per traffico di droga.
«Tagliare l'approvvigionamento».
«Il microcriminale va infastidito: è importante agire sul rifornimento, non fare arrivare la droga sul mercato - evidenzia il questore Massimo D'Ambrosio - Il consumo di stupefacenti c'è, inutile nasconderlo, ma dobbiamo far sì che i canali di approvvigionamento vengano ridotti».
Nella nostra regione, come viene evidenziato nei dati diffusi dal ministero dell'Interno, aumentano le denunce per droga e le operazioni che portano al sequestro di sostanze stupefacenti ed all'individuazione dei responsabili del «traffico». Diminuiscono invece i sequestri di sostanze. Ma la guardia rimane alta in un territorio che è da una parte corridoio per i corrieri provenienti dal nord Europa, dall'altra destinazione delle sostanze che partono da Lombardia e Veneto per essere immesse sulla piazza locale.
Cresce il numero delle indagini.
Dai dati della Direzione centrale per i servizi antidroga, crescono le indagini sullo spaccio: nel 2015 nella nostra regione sono state 356, il 10% in più del 2014; le persone indagate 496, +12,98% rispetto all'anno precedente. A finire nei guai sono per lo più i giovanissimi (un indagato ha meno di 15 anni) e gli stranieri, con una percentuale che in regione rappresenta quasi il doppio della media italiana.
Denunce a piede libero: +46%.
Il piccolo massimo dell'attività antidroga si registrò negli anni 2008 e 2009 con 453 e 451 operazioni; un centinaio in più del 2015, che si è chiuso a quota 356 (323 nel 2014). Il dato più rilevante riguarda le persone indagate e segnalate all'autorità giudiziaria, 496: sebbene il numero sia aumentato del 13% rispetto all'anno precedente, gli arresti sono in calo mentre crescono del 46% le denunce a piede libero. Cresce esponenzialmente anche il numero dei minorenni che finiscono nei guai per droga: in Trentino Alto Adige nel 2015 sono stati 54, +63% rispetto al 2014. Gli stranieri coinvolti nel narcotraffico sono 305, pari al 61% dei denunciati in regione, a fronte del 36% della media nazionale. La maggior parte delle persone segnalate proviene dal Nordafrica (con un incremento dei tunisini, +41%, e dei marocchini, + 62%, rispetto al 2014) e dall'Albania.
In Trentino, più stranieri nei guai.
In provincia di Trento le operazioni sono state 210 con 44 chilogrammi di droga sequestrati, per la maggiore parte di tipo hashish e marijuana (40 chili). Le persone segnalate all'autorità giudiziaria sono 317, di cui 254 per traffico illecito di sostanze stupefacenti e 63 per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. I minorenni sono 31, coloro che hanno superato i 18 anni 286; le donne sono 20. Gli stranieri finiti nei guai sono tre volte gli italiani: se 84 indagati sono nati sul territorio nazionale, 233 arrivano da altro Paesi, comunitari e non.
Alto Adige, delinquono gli italiani.
In provincia di Bolzano, invece, gli italiani superano gli stranieri, 107 a 72, ed il numero complessivo delle persone segnalate è di gran lunga inferiore a quello del Trentino, attestandosi a 179. I chili di droga sequestrati complessivamente sono 36, la maggior parte - 20,50 chili - di cocaina.
In aumento i minorenni coinvolti.
Sono 54 in Trentino Alto Adige i giovanissimi coinvolti nel traffico di droga ed uno non ha neppure compiuto 15 anni. Analizzando il dato per fasce d'età, su 496 persone denunciate in regione ben 95 hanno fra 15 e 19 anni e 127 hanno fra 20 e 24 anni.

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