Niente soldi per restaurare Appello ai privati cittadini

Il Trentino che fa della cultura e del «bello» un vanto da rivista patinata non ha soldi per i beni culturali. O, meglio, non ne ha abbastanza. E così arriva l'appello di Italia Nostra ai privati cittadini.

«Stiamo assistendo alla scomparsa delle risorse finanziarie alla Sopraintendenza per i beni culturali della Provincia» denuncia Beppo Toffolon, presidente dell'associazione Italia Nostra. Parla di una situazione allarmante che andrebbe, con l'andare del tempo, a generare gravi conseguenze su tutte le attività di tutela e promozione del patrimonio storico, artistico ed architettonico del Trentino.


Infatti nel prossimo triennio è prevista una drastica riduzione delle risorse finanziarie per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Per capire la portata dei tagli vediamo alcuni numeri: per il 2017 la spesa totale prevista è di 7.836.046 euro; per il 2018 di 3.294.107 e per il 2019 di 893.594,00.

Italia Nostra fa notare che ad altre voci di bilancio culturale è stato riservato un «diverso trattamento» . Il riferimento è alle attività culturali premiate con quasi 60 milioni di euro per il 2017, Muse e Mart compresi.

Inoltre, in vista di «Trento capitale della cultura 2018», Italia Nostra propone un'iniziativa che vedrebbe un lavoro di collaborazione tra Soprintendenza, Comune e privati per conservare e restaurare le testimonianze di pittura murale esterna della città. Data la scarsità di risorse pubbliche che caratterizza questo momento storico, sarebbe necessario il coinvolgimento della società civile nella ricerca delle risorse economiche necessarie per sostenere il progetto. Per tale motivo Italia Nostra si rivolge ai soggetti privati, non necessariamente proprietari di palazzi affrescati, che potrebbero concorrere alla manutenzione del patrimonio storico della città.

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