Canone Rai, ecco la mappa dell'evasione A Frassilongo il record di chi non paga

Negli anni passati sono stati sempre meno i trentini che hanno pagato l’abbonamento della Rai. I dati dell’Istituto provinciale di statistica (Ispat) indicano, infatti, come l’anno scorso in provincia oltre una famiglia su tre (circa il 33%) non abbia versato i 113 euro del canone Rai. In attesa di verificare quanti saranno, con la nuova modalità di pagamento, attraverso l’addebito in bolletta e il valore di 100 euro, i trentini che avranno versato nel corso del 2016, ci si sta già preparando per chiedere l’esenzione per il 2017, primo anno in cui il sistema sarà a regime. A spiegare come fare è il Crtcu (Centro tutela dei consumatori) che, per il 2016, evidenzia il fatto che ci sono stati alcuni problemi nell’addebitamento del canone in bolletta.

ABBONAMENTI A QUOTA 67%

Nel 2015 si è confermata la progressiva riduzione del numero di abbonati per 100 famiglie residenti in Trentino. Secondo le rilevazioni dell’Ispat l’anno scorso il numero di abbonati è sceso passando da 158.508 del 2014 a 157.167. Considerando il numero di abbonamenti rispetto al numero complessivo delle famiglie, a pagarlo sono state il 67,5% del totale, contro il 68,4% del 2014.

SEMPRE PIÙ FAMIGLIE HANNO EVASO

Considerando l’andamento degli ultimi 25 anni, l’Ispat mette in evidenza il fatto che sono sempre di più le famiglie che negli ultimi anni non hanno pagato l’abbonamento della Rai. Nel 1990 gli abbonati erano 144.000 circa e corrispondevano a oltre l’84% delle famiglie trentine. Nel 2005 la percentuale era scesa al 73,1% anche se gli abbonamenti erano saliti a oltre 153.000. Nel 2010 si era scesi al 68% e l’anno scorso si è toccata una percentuale ancora più bassa.

CEMBRA AL TOP, PAGANELLA GIÙ

Se si guarda alle Comunità di valle, quella di Cembra è stata nel 2015 la più ligia al pagamento dell’abbonamento Rai con oltre il 71%, mentre la Paganella è ultima con il 63% circa delle famiglie che hanno pagato il canone. A livello comunale, invece, il numero più alto di abbonamenti rispetto al numero di famiglie è a Carzano (il 92%), mentre il municipio dove ci sono più famiglie che non pagano è Frassilongo: solo il 44,5% delle famiglie nel 2015 ha versato l’abbonamento.

CONSUMATORI: PROBLEMI NEI PAGAMENTI

«Quest’anno - spiega Paola Francesconi del Crtcu - c’è stato un problema legato alla fretta con cui è stato applicato il nuovo sistema di pagamento. Che ha scoperchiato una serie di doppie residenze e seconde case che avevano una residenza per i contratti della luce denunciati come domestici e non lo erano». Oppure ci sono stati «errori in parte legati ai codici fiscali per cui sono stati addebitati due canoni anche se non dovuti».

ESENZIONE PER IL 2017 ENTRO GENNAIO

Quest’anno la possibilità di chiedere l’esenzione dal canone per il 2016 è arrivata nella seconda metà dell’anno, per il fatto che il pagamento del canone in bolletta è partito tra luglio e agosto. Per il 2017, invece, la tempistica, spiega ancora Paola Francesconi, cambia. «Per il prossimo anno la richiesta va fatta entro il 31 gennaio - spiega l’esperta del Crtcu - e ci sono varie modalità per poter presentare la richiesta». Per l’esenzione, se l’utenza è di tipo domestico residenziale, è sufficiente presentare la dichiarazione di non detenzione presente sul sito dell’Agenzia delle entrate che vale un anno. La dichiarazione va poi presentata via web o per raccomandata. Se si è registrati ai servizi telematici si può inviarlo direttamente. In caso contrario, ci si può rivolgere al Caf o a un intermediario abilitato perché provvedano loro all’invio web. Oppure si può spedirlo per posta via plico raccomandato senza busta insieme a un documento di riconoscimento valido all’indirizzo: Agenzia delle Entrate – Ufficio di Torino 1, Sat – Sportello abbonamenti Tv – casella postale 22 – 10121 Torino.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"1513556","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"762","width":"1077"}}]]

comments powered by Disqus