Spaccata notturna in via San Martino

Compro oro nel mirino: vetro in frantumi. Mano infilata nel foro: via alcuni monili

di Flavia Pedrini

Nemmeno la serranda abbassata è riuscita a scoraggiare i ladri e proteggere gli ori esposti in una vetrina. I ladri, probabilmente armati di un pezzo di ferro infilato nella grata, hanno mandato in frantumi il vetro e, dopo avere infilato una mano nel buco creato, sono fuggiti con un bracciale in oro bianco, un paio di orecchini e un orecchino spaiato. 

La spaccata è stata messa a segno in un Compro oro di via San Martino - «Oro Mida» al civico 67 che vende e compra oro e argento - giovedì notte, probabilmente tra le 3 e le 4. A quell'ora, infatti, in zona si è sentito un «botto» piuttosto chiaro, causato probabilmente dalla rottura del vetro. Un rumore che peraltro deve essere stato preceduto da alcuni colpi, visto che per rompere il vetro i malviventi devono avere comunque faticato. 

I malviventi non puntavano ad entrare in negozio, vista la presenza della serranda, che nella parte inferiore non aveva peraltro nemmeno un graticolato che consentisse di infilare un ferro. L'obiettivo era la vetrinetta a più piani accostata alla porta finestra affacciata sulla strada, nella quale erano esposti ori e monili. 

Con il vetro è andata in frantumi anche la parte anteriore dell'espositore - nonostante fosse anti sfondamento - e a quel punto i ladri hanno potuto infilare la mano nel foro che si è creato. «Sono riusciti a prendere un bracciale in oro bianco e degli orecchini», racconta sconsolata la titolare, che da quattro anni è presente in via San Martino e che, nonostante l'amarezza e la rabbia per il furto subito, conserva la passione per il suo lavoro. A mezzogiorno era nel suo negozio, intenta a sistemare gli oggetti in un altro espositore e in attesa del vetraio. «Speravo che la serranda fosse sufficiente a proteggermi dai ladri, anche perché questa zona da tempo mi sembrava più sicura. Ma evidentemente mi sbagliavo».

Il negozio appare ben visibile anche a chi transita sulla vicina via Manzoni o deve imboccare via Pontara e non è escluso che i ladri siano stati interrotti nella loro azione dall'arrivo di qualcuno. Questo spiegherebbe perché sono riusciti a prendere solo una parte dei monili esposti, alcuni dei quali erano peraltro «irraggiungibili» attraverso il foro praticato, anche da una mano abile e snodata.

Ad accorgersi dell'effrazione sarebbe stato un agente della vigilanza privata, che ha poi allertato le forze dell'ordine. All'alba la titolare è stata informata.«Mi hanno telefonato a casa, dicendomi quello che era successo». Il conto, alla fine, rischia di essere molto salato: al bottino, infatti, si aggiunge il costo per riparare la porta mandata in frantumi e la vetrinetta.

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