Draghi e Napolitano al Sociale per il Premio De Gasperi

Si è svolta al teatro Sociale la cerimonia di consegna del Premio internazionale «Alcide De Gasperi – Costruttori d’Europa»

La pace, l'accoglienza dei migranti, la solidarietà verso le vittime del recente terremoto italiano: sono tra i temi che si sono intrecciati nella settima edizione del Premio De Gasperi, Costruttori d'Europa, consegnato a Trento a Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea.

«La figura di Degasperi, nel ricordo della sua esperienza - ha esordito Draghi nella sua lectio magistralis - ci trasmette un messaggio ispirato, forte, convinto: "In Europa si va avanti insieme nella liberta"». Un'Europa della quale il presidente della Bce ha sottolineato i risultati. «La costruzione della pace, questo risultato fondamentale del progetto europeo - ha affermato - produsse immediatamente crescita, iniziò la strada verso la prosperità. Al suo confronto stanno le devastazioni dei due conflitti mondiali».

All' «insoddisfazione crescente nei confronti del progetto europeo» Draghi ha dato motivazioni quali la crisi economica, la disoccupazione, l'incertezza sulla tenuta dei sistemi pensionistici, i flussi migratori che «rimettono in discussione antichi costumi di vita, contratti sociali da tempo accettati, risvegliano insicurezza, suscitano difese».

«A questi bisogni, a questi timori - ha evidenziato - l'Unione europea, gli Stati nazionali hanno dato una risposta finora carente», convinto però che l'Europa possa ancora essere la risposta. «Per salvaguardare una società aperta - ha proseguito - occorre portare fino in fondo il mercato unico. Ciò che rende oggi questa urgenza diversa dal passato è l'attenzione che dovremo porre agli aspetti redistributivi dell'integrazione, verso coloro che più ne hanno pagato il prezzo. È un ruolo che oggi spetta agli stati nazionali, che spesso però non hanno le forze per attuarlo con pienezza».

Il ruolo della politica per la tenuta dell'Ue è stato sottolineato anche dal Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenuto alla cerimonia, così come il rettore dell'Università di Trento, Paolo Collini. «Nessuno più di Draghi - ha affermato Napolitano - sa come le risposte decisive alla multiforme crisi che travaglia l'Unione europea possano venire solo dalla politica, ma conta molto anche lo stimolo alla politica, che viene dal modo in cui egli ha nelle sue funzioni contribuito a fronteggiare la crisi, sapendo e sottolineando come la politica monetaria, anche la più audace, non possa in solitudine determinare quel nuovo sviluppo dell'economia e dell'occupazione oggi da tutti auspicato in Europa».

Il premio, alla presenza della figlia dello statista, Maria Romana De Gasperi, è stato consegnato a Draghi dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, che ha ricordato come proprio oggi sia stata consegnata ad Amatrice una nuova scuola, costruita dai volontari del Trentino dopo il crollo dell'istituto a causa del recente terremoto. E alle vittime del sisma Draghi ha deciso di devolvere i 25.000 euro del premio ricevuto


Si è svolta al teatro Sociale la cerimonia di consegna del Premio internazionale «Alcide De Gasperi – Costruttori d’Europa», istituito nel 2004 nell’ambito della Giornata dell’Autonomia, al presidente della Bce, Mario Draghi. 


La Giuria del Premio che, con cadenza biennale, conferisce un riconoscimento a chi ha raccolto il testimone dei primi europeisti del secondo Dopoguerra, ha voluto premiare l’impegno di Draghi sia all’interno dello Stato italiano, sia alla guida della Banca d’Italia, sia infine come presidente della Bce.

«Draghi  - si legge nelle motivazioni - è stato nelle difficili contingenze economiche e politiche di questi ultimi anni una delle personalità che hanno maggiormente e più decisamente contribuito alla tenuta del sistema dell’Unione Europea».

 

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