Scontri al Brennero, denunciati una decina di anarchici trentini

La manifestazione contro il muro si era svolta il 7 maggio

Sono una decina gli anarchici trentini indagati per gli scontri al Brennero, durante la manifestazione dello scorso 7 maggio organizzata per protestare contro le politiche migratorie dell’Austria. Il numero delle persone coinvolte negli scontri è destinato a salire, perché la procura di Bolzano, che coordina le indagini, sta attendendo il rapporto della polizia austriaca che potrebbe portare a nuove accuse.

Negli scorsi giorni sono state depositate le informative dei carabinieri e della polizia (la questura di Bolzano ha creato un gruppo di lavoro per il riconoscimento degli indagati, formato da Digos e squadra mobile). Arriveranno a breve sulla scrivania del pm Giancarlo Bramante, titolare dell’inchiesta, anche le segnalazioni delle questure italiane delle città di provenienza degli anarchici coinvolti.

Complessivamente, allo stato attuale, gli indagati sono 95 (fra cui una decina di trentini) e dovranno rispondere tutti di adunata sediziosa e alcuni anche di travisamento. Negli scontri, che avvennero nel corso di un corteo composto da 500 persone arrivate da tutta Italia e per la maggior parte di area anarco-insurrezionalista, sei partecipanti furono gli arrestati e fra questi l’anarchica roveretana Sabrina Napoli: la donna è stata condannata ad un anno e 4 mesi, senza la sospensione della pena, con la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Bolzano. Fra le persone identificate e denunciate nell’immediatezza dei fatti, anche un 25enne trentino.

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