Il nuovo vescovo di Trento Tisi in visita all'Adige

di Zenone Sovilla

È cominciato poco prima delle 10.30 di oggi l'incontro del nuovo vescovo di Trento, don Lauro Tisi, con la redazione dell'Adige. Don Tisi si è seduto con il direttore Pierangelo Giovanetti e numerosi altri giornalisti nella stanza che quotidianamente ospita le riunioni di redazione.

Il vescovo si è confrontato con grande franchezza con l'Adige su una serie di tematiche, dalla situazione della Chiesa e dei fedeli, per quanto attiene alla declinazione e interpretazione quotidiana del messaggio evangelico, a questioni controverse come le attività finanziarie della diocesi trentina.

Ecco alcuni dei punti toccati nella conversazione.

- IL VANGELO DELL’ALTRUISMO
«Sostanzialmente per la gente Dio è un concetto e non ha una ricaduta esistenziale. Il mio intento è favorire una Chiesa che narra Dio a partire da Gesù Cristo, che vive l’umano evangelico. Ed è ciò che sta facendo in maniera molto concreta papa Francesco col quale mi sento profondamente in sintonia. Le comunità cristiane delle nostre valli stanno in piedi non tanto perché là c’è un parroco, ma perché questo Dio di Gesù Cristo viene vissuto concretamente».

- MENO GENTE IN CHIESA? MEGLIO UNA MINORANZA CREATIVA
«Mi avete fatto una domanda sulle chiese piene e chiese vuote: sinceramente mi pare un problema superato. Anzi, per certi versi, spero di non scandalizzare, come disse papa Benedetto, è un bene per la Chiesa perdere un certo tipo di leadership, di strutture, dove si avevano praticanti ma poco credenti. Avevi magari la Chiesa piena ma non è detto che il Vangelo fosse attuato. Meglio una minoranza creativa, che veramente vive questo Vangelo, che una maggioranza omologata e stanca».

- L’ISA E IL BUSINESS DELLA DIOCESI
Come si conciliano le attività finanziare, gli investimenti, anche immobiliari, con il messaggio evangelico? «Il principio che deve ispirare la Chiesa è che le risorse servono per i poveri e per far arrivare la notizia di questo Dio di Gesù Cristo. Questo è l’obiettivo col quale prenderò in mano concretamente una riflessione sulle attività della diocesi, da quelle immobiliari a quelle finanziarie. Ma voglio che sia un ragionamento esteso, che coinvolga i laici e i preti della nostra diocesi. Su questo servirà anche un lavoro sulla trasparenza e sulla comunicazione, insomma un po’ come sta facendo a livello generale papa Francesco».

- MIGRANTI: IL VANGELO CHIAMA ALL’ACCOGLIENZA
«Vedo questa Europa distrutta dai nazionalismi. Ha disimparato la grammatica dell’umano, della gratuità dell’altruismo. Tornano i confini chiusi, declinazioni semplicistiche della realtà. Mi impressiona come viene trattato il fenomeno delle migrazioni, che in realtà è il risultato delle operazioni geopolitiche occidentali. E ora pensare di fermare questo fenomeno sarebbe come trovarsi in mezzo al fiume Mississippi e pensare che le sue acque non ti travolgano. Non abbiamo giovani, ci mancano risorse per molte attività, senza migranti si fermerebbero molti servizi. È essenziale riscoprire il codice umano. Credo che le posizioni di chiusura verso i migranti o i profughi siano inconciliabili con il Vangelo. Posso dire faccio fatica, ho delle paure... ma il rifiuto è impossibile, se si crede nel messaggio di Gesù Cristo. Non è possibile una Chiesa che mette il cippo di confine contro i migranti».

- IL REFERENDUM DEL 17: «IO VOTO SEMPRE»
«Io vado sempre a votare, a prescindere, per principio, È rispetto per un diritto che ritengo fondamentale».

- PIÙ DONNE NELLA CHIESA TRENTINA
«Penso che se noi nella chiesa avessimo un più forte contributo femminile, avremmo una realtà più umana, più solidale, più capace farsi prossimo. Io intendo valorizzare il ruolo delle donne nella nostra diocesi, questo punto è diventato per me una priorità, è il tema che mi è stato posto più spesso negli incontri di queste ultime settimane».

- L’IMPEGNO CIVILE DEI PRETI PER GIUSTIZIA, SALUTE E AMBIENTE
Don Lauro Tisi è stato invitato a una riflessione sul ruolo di moltissimi preti, in tutta Italia, che affiancano i cittadini in numerose battaglie civilil spesso su questioni concrete, nei territori, a difesa dell’ambiente e della salute di chi ci vive. Un caso molto noto è quello di padre Alex Zanotelli, impegnato fra l’altro nelle lotte civili contro l’inquinamento derivato dal malaffare nella Terra dei fuochi, in Campania.

«Sì, credo che sia arrivato il momento in cui su questi terreni dobbiamo andare avanti con chiarezza senza guardare né a destra né a sinistra. Una questione emblematica è l’approccio ai migranti: non posso respingere, sono chiamato ad accogliere, questo è il Vangelo. Ed è anche il momento di osare un po’ di profezia. È bello che siano i preti a solelvare molte questioni, se viene riconosciuto il loro ruolo come profeta. Abbiamo molti preti impegnati in questo senso, anche in Trentino. Ecco, a me piacerebbe che questa profezia da individuale diventasse collettiva».

- PARTECIPAZIONE ALLA VITA ECCLESIALE
In linea generale, il vescovo Tisi, ha annunciato uno «sforzo per rinnovare i vari organi di partecipazione della comunità cattolica trentina, per individuare dei metodi veri di corresponsabilità, perché tante volte il consiglio rischia di restare una realtà formale. Sto elaborando con i miei collaboratori per dare impulso alla partecipazione, che per me è la grande sfida della Chiesa oggi».

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