Ecco i primi 75 bus con telecamere

Entro il mese saranno in servizio a Trento e a Rovereto

di Angelo Conte - No

Entro il mese, a partire dalla prossima settimana, inizieranno a girare in Trentino i primi 75 autobus urbani dotati di telecamere e per i quali, in base a quanto prevede la legge provinciale, ci sarà la possibilità di entrare solo dalla porta anteriore, in modo tale da ridurre l'evasione, ovvero il numero di chi non paga il biglietto. A chiarire che gli autobus gireranno a Trento e Rovereto è il Servizio trasporti della Provincia. Intanto, rispetto al decreto legislativo nazionale che ha introdotto una stretta sull'evasione del biglietto dell'autobus e dei trasporti pubblici in generale e il rimborso per i ritardi oltre i 30 minuti, in Trentino, si dovranno applicare due elementi in via obbligatoria, mentre su altri aspetti la Provincia potrà adottarli senza però esservi costretta. E questo grazie alle competenze che il Trentino ha in tema di trasporti.

Il decreto trasporti varato dal governo Renzi e che ora è all'attenzione della Conferenza Stato-Regioni ha introdotto tante novità per il trasporto pubblico. Ad esempio, chi ha avuto fino a oggi la cattiva abitudine di non pagare il biglietto su bus, tram e metropolitane, però, andrà incontro a multe più salate, che potranno arrivare fino a un massimo di 200 euro. Per contrastare l'evasione una sanzione analoga verrà applicata anche a quel viaggiatore che non «striscia» il titolo di viaggio a ogni corsa. Le multe possono essere stabilite con legge regionale e dove la norma manca, è precisato nella bozza, la multa «è pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro». 

La lotta all'evasione viene poi potenziata inoltre dando più poteri e supporto ai «controllori» su bus, tram e metro. Le aziende potranno anche affidarsi a soggetti esterni «qualificabili come agenti accertatori», che, nei limiti del loro servizio, acquistano la «qualità di pubblico ufficiale». Questa parte del decreto legislativo va applicata anche in Trentino. La Provincia quindi potrebbe ricorrere a soggetti privati per le azioni di accertamento dell'evasione e di irrogazione delle sanzioni. Inoltre viene anche previsto dal decreto legislativo l'utilizzo della videosorveglianza anche in un'ottica di lotta all'evasione. Quest'ultimo, in particolare, è un profilo che la Provincia ha sottoposto al garante della privacy al fine di far entrare in funzione le telecamere sugli autobus urbani - come detto new sono stati allestiti già 75 alla fine della scorsa settimana: l'obiettivo, oltre che di garantire una deterrenza rispetto a episodi di microcriminalità e di tutela dei passeggeri e dell'autista, è anche quello di utilizzare le telecamere per la individuazione di «sacche» di evasione per conseguenti azioni «mirate» di controlleria.

Altro aspetto che verrà recepito in Trentino è quello del rimborso del biglietto se il ritardo dell'autobus sarà maggiore di 30 minuti, aspetto che difficilmente si verifica però in Trentino. Per quanto riguarda l'obbligo di gara, invece, per assegnare il servizio, il Trentino potrebbe chiamarsi fuori per la propria competenza in materia. L'intento della legge nazionale in tema di trasporto pubblico è quello di aumentare le entrate proprie delle Regioni e degli enti locali attraverso la lotta all'evasione, l'aumento delle tariffe e le gare che possano portare a gestioni più efficienti.

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