Gardolo di Mezzo, tre ladri arrestati Avevano 80 monili d'oro e denaro

Sono stati presi mentre mettevano a segno l’ennesimo furto in abitazione, attrezzatissimi: indossavano guanti ed «operavano» con un grosso cacciavite, avevano sacchettini pieni d’oro e ricetrasmittenti con auricolari. Nell’era ipertecnologica avevano trovato il modo per parlare fra loro senza essere intercettati: non attraverso i cellulari (spenti per evitare la localizzazione), ma con i walkie-tolkie, gli apparecchi - ora rivisitati - in voga negli anni Ottanta.

I tre ladri, due italiani ed un albanese, sono stati bloccati dalla polizia alle 12.30 di ieri, a Gardolo di Mezzo, sulla collina a nord della città: uno faceva da palo in auto, gli altri due suonavano i campanelli per verificare se le persone fossero in casa e poi colpivano, arrampicandosi sulle grondaie e saltando da un balcone all’altro.

I poliziotti della squadra volante e gli investigatori della squadra mobile hanno arrestato la banda, arrivata dalla provincia di Asti per colpire in Trentino.

Non è la prima volta che i ladri prendono di mira le case sulla collina che si affaccia al sobborgo di Gardolo. Mai però era accaduto in pieno giorno e così spudoratamente: i ladri hanno finto di essersi persi e, con la scusa di chiedere indicazioni su una strada, si sono aggirati fra le abitazioni suonando i campanelli.

Merito di una pensionata che ha chiamato il 113 se il gruppetto di malintenzionati è stato preso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un’auto, una Fiat Punto, era  ferma vicino al parcheggio dell’ex scuola di Gardolo di Mezzo. I poliziotti si sono avvicinati, scoprendo che all’interno, tentando di nascondersi fra i sedili anteriori, c’era un uomo con una ricetrasmittente che dava indicazioni ai complici. Subito è stato bloccato e dalla sue tasche sono «spuntati» sacchettini pieno di gioielli. Mentre alcuni poliziotti si sono occupati dello sconosciuto sulla Punto, gli investigatori hanno visto uscire da una velux sul tetto di una casa vicina due individui. Si trattava dei due complici, che erano riusciti ad arrampicarsi fino al punto più alto di un’abitazione: hanno tentato di fuggire, ma sono stati presi. Pure loro, come l’uomo in auto, avevano addosso i sacchetti con l’oro. È scattato l’arresto in flagranza di reato per Carlo Massa, 55 anni di Asti (già noto per reati contro il patrimonio e contro la persona), Albert Margjoni, 26enne di origine albanese senza fissa dimora, Andrea Torrini, 27enne incensurato di Asti. La polizia ha recuperato e repertato 80 monili d’oro e mille euro in contanti. Sequestrati un cacciavite, sacchettini vuoti pronti per la refurtiva, tre ricetrasmittenti.

I tre arrestati  oggi sono comparsi in Tribunale per l’udienza di convalida. Tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La pm Licia Scagliarini ha chiesto la custodia cautelare in carcere sottolineando il pericolo sociale e il rischio di reiterazione del reato. Valutazioni condivise dal giudice Enrico Borrelli che ha disposto la custodia in carcere. I tre torneranno in tribunale giovedì prossimo per il processo per direttissima.

http://www.ladige.it/news/cronaca/2016/03/09/ancora-unauto-contromano-rotatoria-marinaio

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