«Bilingui ma senza indennità»: la denuncia dei poliziotti trentini

Hanno il patentino di bilinguismo ma non l’indennità che andrebbe loro corrisposta. Sono gli appartenenti alle forze dell’ordine in provincia di Trento (e ovviamente anche in provincia di Bolzano) che prestano servizio in uffici con competenza regionale.

«È una situazione paradossale» evidenzia la segreteria provinciale del Siap, il sindacato italiano appartenenti polizia, citando la legge del 1961 che ha introdotto il «pagamento dell’indennità di bilinguismo». «Forti di questo principio legislativo è ormai da anni che questa organizzazione sindacale ha ingaggiato un vero e proprio braccio di ferro con il locale Commissariato del Governo al fine del riconoscimento, e quindi pagamento, della prevista indennità di seconda lingua - viene scritto in una nota - Infatti proprio nel luglio 2015, dopo anni di attesa, lo stesso Commissariato del Governo ha pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale l’elenco degli uffici della Polizia di Stato che si trovano in provincia di Trento ed aventi competenza regionale, con relativi contingenti del personale a cui attribuire l’indennità». Il punto sta proprio in quanto trascritto nel Bollettino e quanto effettivamente avviene.

«Succede che l’indennità viene regolarmente liquidata ad alcuni dipendenti, mentre altri che lavorano nello stesso ufficio ancora non l’hanno ricevuta» spiega il segretario provinciale Siap Bruno Paoli «dipendenti che sarebbero arrivati solamente in un secondo momento rispetto agli altri». «Chiediamo anche alla politica locale di interessarsi alla materia facendosi da tramite, affinché questo diritto, sancito da una legge dello Stato italiano, riconosca uguali diritti per tutti».

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