Condannato a 18 mesi per la «toccata» al sedere

Mani sul fondoschiena a una ragazza che ballava

La mano messa sul sedere di una ragazza che ballava nel locale gli è costata cara: una condanna a 18 mesi di reclusione, oltre al risarcimento di 500 euro. Si è concluso così, ieri mattina, il processo per violenza sessuale - riconosciuto il fatto lieve - a carico di un 26enne marocchino, imputato perché «con gesto repentino palpeggiava (...) sul fondo schiena». L'uomo, assistito dall'avvocato Zeno Perinelli, era accusato anche di ingiuria e lesioni, per avere dato uno schiaffo alla vittima, ma il procedimento davanti al giudice di pace è stato archiviato per remissione di querela della donna, risarcita con 500 euro.

La vicenda definita ieri mattina risale alla notte fra il 18 e il 19 aprile 2014. L'imputato, che a quanto pare aveva parecchio alcol in corpo, si trovava in un locale di Trento nord e stava ballando. Il 26enne ha notato la vittima avvicinarsi ed ha tentato un approccio decisamente pesante, mettendole una mano sul sedere. La vittima non si è persa d'animo e con fare deciso è riuscita ad allontanare l'uomo, spasimante decisamente sgradito. Ma il marocchino, non pago di quanto aveva già combinato all'interno del locale, una volta fuori, si sarebbe nuovamente avvicinato alla donna e, forse male digerendo il rifiuto della vittima, l'ha insultata e le ha pure rifilato uno schiaffo. A quel punto è stato chiesto l'intervento di una pattuglia dei carabinieri, che ha raccolto la denuncia della donna e identificato l'autore delle molestie. 

L'uomo si è trovato così imputato per violenza sessuale, riconosciuto il fatto lieve: ieri mattina è stato condannato in rito abbreviato a un anno e 6 mesi, con il riconoscimento delle generiche e beneficiando dello sconto per il rito. La vittima, che ha ritirato la querela, è stata risarcita con 500 euro.

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