Bondone, il 2 gennaio 1949 otto morti sul bus nel dirupo

Ancora una volta la storia del Monte Bondone emerge grazie all'affetto di persone legate alla montagna di Trento e alla volontà di ricordare i suoi episodi più significativi. Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi in collaborazione con i «bondoneri» hanno infatti organizzato ieri una cerimonia lungo i tornanti del Monte Bondone per ricordare la tragedia di Candriai e le 8 persone che persero la vita sessantasette anni fa, il 2 gennaio 1949.

Una corriera piena di sciatori stava tornando verso Trento in condizioni meteo decisamente avverse, quando alla Voltada delle «Zirezere», l'autobus sbandò e uscì fuori strada rotolando per 300 metri lungo la scarpata «Pellizan», scoperchiandosi e passando addirittura fra due castagni. Il terribile volo provocò 8 morti e il ferimento di 21 persone. A causa del forte maltempo e della sfortunata posizione in cui si fermò la corriera, anche il recupero dei feriti fu particolarmente difficoltoso.

Fra i presenti alla cerimonia anche la direttrice dell'Apt Elda Verones, Giovanna Pontilo, superstite dell'incidente, il poeta dialettale Piergiorgio Berloffa e Lino Nicolussi che, all'epoca dei fatti, attendeva la corriera alla fermata, ma non salì poiché l'autobus era pieno.

Un ricordo molto sentito e ricco di commozione, in quanto Lino Nicolussi e i «bondoneri» ogni anno depongono numerosi fiori sul luogo della tragedia, portando avanti la tradizione iniziata da Cesare Veronesi, a sua volta superstite dell'incidente.

«Un ricordo per mantenere vivo il pensiero di tante persone, famiglie e amici.

Il Monte Bondone è una montagna ricca di storia e importanti testimonianze piccole e grandi, una montagna sempre viva e dal fascino intatto nel tempo. Le fortificazioni della Grande Guerra e la Fortezza di Trento, il primo impianto di risalita europeo grazie allo slittone Graffer, lo sviluppo turistico e delle prime vie di comunicazioni alpine, l'impresa di Charly Gaul, l'organizzazione di manifestazioni importanti sono un aspetto che insieme al ricordo di donne e uomini della montagna costituiscono la storia e rendono vivo il Monte Bondone.

Siamo soddisfatti di aver organizzato e partecipato a questa cerimonia semplice, ma dal grande significato» ? afferma Elda Verones.

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