Pubblica lista di ebrei italiani Chiesto oscuramento del sito

Nella prima pagina del sito compare un link con la scritta «lista degli ebrei influenti in Italia». Cliccando si arriva ad un elenco che comprende giornalisti, imprenditori e intellettuali «di origine ebraica». Il tutto accessibile dal sito Radio Islam su cui ora sta indagando la Procura di Roma. Minacce e diffamazione, con l'aggravante dell'odio razziale, i reati ipotizzati, per il momento contro ignoti, a piazzale Clodio.

I pm affideranno una delega alla polizia postale che potrebbe a breve arrivare ad oscurare il sito internet. La procura di Roma infatti ha chiesto al gip l'emissione dell'ordinanza di oscuramento di Radio Islam.

Per Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, presidente e segretario generale della Fnsi, «la decisione di Radio Islam di pubblicare un elenco di ebrei sionisti influenti nell'informazione e nello spettacolo in Italia è un'iniziativa squallida, razzista e intollerabile. Le liste di proscrizione ci riportano agli anni più bui del nostro Paese. Si tratta di un gesto vergognoso non degno di nessun Paese democratico», afferma in una nota l'esecutivo Usigrai.

Radio Islam, sul sito, si presenta come una «associazione apolitica, che agisce per promuovere maggiori e migliori relazioni tra l'occidente e il mondo arabo islamico». E ancora: «Radio Islam - si legge nel sito - è contro tutti i tipi e forme di razzismo e perciò è contro il razzismo ebraico verso i non-ebrei e gli obiettivi del sionismo internazionale».

Tra i documenti accessibili agli internauti anche una serie di articoli sul "potere ebraico" e sul "revisionismo".

Ampio spazio dedicato ai nomi di quelli che, a loro dire, rappresentano il «monopolio ebraico nei mass media in Italia».

Nella lista compaiono i nomi dei giornalisti Paolo Mieli, Roberto Saviano, Enrico Mentana, Gad Lerner, Clemente Mimum, Maurizio Molinari e Fiamma Nirenstein, recentemente indicata come ambasciatore designato di Israele in Italia. Citati anche i nomi degli imprenditori Carlo De Benedetti, John Elkan e Franco Bernabè, tutti con la dicitura «ebreo» scritto in rosso vicino al nome.

Presenti anche i nomi di attori come lo scomparso Arnoldo Foà, Alessandro Haber, Claudio Amendola, i registi Roberto Faenza e Alessandro D'Alatri.
Spazio anche per moltissimi nomi di professori universitari «devoti sayanim», ovvero «di persone liete di servire Israele, pur vivendo in uno Stato diverso da quello ebraico».

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