Fraccaro (M5S): in Trentino irregolarità all'Agenzia delle entrate

«Correttezza e giustizia nella riscossione delle tasse e nelle operazioni di controllo sulla regolarità nel versamento dei contributi. Anche per i cittadini onesti che pagano regolarmente le imposte la situazione non è proprio rosea, come ha messo in luce la relazione del Garante del contribuente, avv. Andrea di Francia, che per l’attività dell’Agenzia delle entrate in provincia di Trento ha rilevato diverse criticità nel primo semestre di quest’anno».

Lo sottolinea in una nota il deputato M5S Riccardo Fraccaro, comunicando che su queste «criticità» ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’economia e delle finanze.

«Scorrendo la relazione dell’avv. Andrea di Francia sull’attività dell’Agenzia delle entrate in provincia di Trento - scrive il parlamentare - risultano molteplici casi in cui lo Statuto del contribuente è stato disatteso. Mi riferisco soprattutto al principio di colpevolezza, espressamente previsto dall’art. 5 del D.Lgs. n. 472/1997, ma sistematicamente violato dall’Agenzia delle Entrate; al diritto all’informazione del contribuente; alle tutele dell’accertato durante le verifiche fiscali, al diritto di interpello e al diritto di ottenere una risposta alle “pratiche” degli uffici finanziari. Lo Statuto dei diritti del contribuente va rispettato e il fisco non può cercare di aggirarlo, perché altrimenti priva il cittadino della legittima difesa».

La situazione provinciale, secondo Fraccaro, riflette le gravi carenze a livello nazionale: «L’evasione è un grosso problema per l’Italia, ma il nostro governo non vuole combatterla.
Debole con i forti e forte con i deboli, in questi giorni ha promosso la voluntary disclosure, la cosiddetta collaborazione volontaria che nasconde in realtà l’ennesimo condono fiscale, e nel contempo ignora la relazione stilata dal Garante del contribuente, una figura di inestimabile valore per tutelare i cittadini onesti che pagano le tasse.

Questa situazione - prosegue il deputato trentino - mostra quanto lavoro ci sia ancora da fare per rafforzare concretamente il livello di tax compliance, ovvero l’adempimento spontaneo agli obblighi tributari da parte del contribuente, in modo da contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale.
Da un lato instaurando un rapporto di fiducia tra stato e contribuente, dall’altro agendo fattivamente sulle grosse società che accumulano ingenti capitali e poi presentano grandi divari di reddito ed evadono enormi quantità di imposte».

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