Elisoccorso, i costi lievitano Voli notturni per 1,8 milioni

«Il soccorso in montagna: mezzi tradizionali e elisoccorso. Organizzazione e ticket, questo il titolo del confronto interregionale che si è tenuto ieri mattina presso la sala don Guetti sulla sostenibilità, equità, efficacia ed efficienza dei mezzi di soccorso in montagna. Alberto Zini, direttore di Trentino emergenza 118, ha esposto in un quadro generale il coordinamento trentino del 118 con il Soccorso alpino. L’intervento di emergenza avviene su una superficie di 6200 kmq dal ’98, anno in cui il 118 è anche numero di allarme del soccorso alpino.

Un sistema che come ha ricordato Giovanni Pedrotti, coordinatore del soccorso medico dell’Azienda sanitaria, è fortemente integrato. Ma quello che preoccupa sono i costi dell’elisoccorso. Bisogna innanzitutto tener conto che l’elisoccorso è svolto dal nucleo elicotteri che gestisce 3 elicotteri bimotore adibiti al soccorso sanitario e 2 elicotteri monomotore per compiti di protezione civile e istituzionali. Inoltre, si aggiunge il problema che l’elisoccorso è sostitutivo al soccorso medico su gomma.

In cifre l’elicottero notturno costa 1,8 milioni di euro all’anno, comprensivi di tutte le spese. L’auto medica, invece, costa 1,1 milioni di euro, oltre al problema della difficoltà a reperire il personale qualificato. Dal 2005 la legge provinciale ha stabilito una compartecipazione della spesa e dal 2012 sono richiesti 36,15 euro per pazienti con comprovata patologia, 750 euro per soggetti incolumi ma in pericolo per l’ambiente ostile ed una tariffazione a minuto di volo per prestazioni totalmente inappropriate (circa 140 euro al minuto ).

Volendo fare un riepilogo, con i ticket dell’elisoccorso sono stati incassati nel 2014 40.305,90 euro a cui aggiungere l’addebito a pazienti stranieri che è stato di 288.806 euro. La questione del ticket, dice Pedrotti, è che «per essere adottato bisogna che funzioni bene». Lo rimarca Adriano Alimonta, presidente del soccorso alpino: «Non credo che il ticket possa essere un deterrente … mette in difficoltà chi fa il soccorritore» e ancora «come si fa a stabilire l’imprudenza?». Bisogna tener in considerazione il concetto di ambiente impervio ed ostile che cambia a seconda delle stagioni e della preparazione fisico – psicologica di una persona e di molti altri fattori.

La questione del ticket interessa anche la vicina Lombardia: Alberto Zoli, direttore generale Azienda Regionale Emergenza Urgenza, ha spiegato che il ticket Lombardia costa «780 euro massimo, poi ci sono riduzioni ed ha la caratteristica di punire il comportamento imprudente»: è stato fatto, secondo Zoli, non per fare incasso, ma per «lanciare una campagna di prevenzione».

Si è parlato di 100 euro di ticket, invece, per l’Alto Adige con Manfred Brandstaetter, direttore SIS 118 Alto Adige, che ha anche fatto il punto sui problemi di una zona di confine: numeri di emergenza diversi e comunicazioni radio su bande e frequenze diverse. Sono intervenuti all’incontro anche Bruno Avi, flight operation manager, ed Elvira Widmann, Safety manager nucleo elicotteri Pat, che hanno parlato dell’organizzazione e delle competenze del nucleo elicotteri.

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