Inseguita in auto dall'ex che tenta di ucciderla

Ha aspettato l’ex convivente, si erano lasciati a giugno, davanti a casa e quando lei è salita in auto l’ha inseguita a bordo della sua vettura, l’ha speronata costringendola a fermarsi e dopo aver rotto il finestrino laterale, ha iniziato a colpirla con un lungo coltello da cucina. In ospedale hanno contato una trentina di ferite da taglio, sei delle quali al collo e all’addome. Una in particolare ha raggiunto un polmone della 25enne che è stata sottoposta a un delicato intervento. Ora è in prognosi riservata ma non sarebbe in pericolo di vita.

È successo ieri sera, poco dopo le 20, a Momigno, frazione del comune di Marliana (Pistoia). L’uomo, Emanuele Nelli, 34 anni, di Lamporecchio, dopo i primi colpi ha aperto lo sportello della Smart dell’ex convivente, dalla quale ha avuto un figlio che ora ha 4 anni, ha costretto la giovane a uscire dall’auto e ha continuato a colpirla con la lama. Solo l’intervento di un giovane che passava in scooter e che avrebbe ingaggiato con lui una colluttazione colpendolo con un pugno, ha fermato per un pò la sua furia. Nelli è riuscito a mettere in fuga il ragazzo, che entrato in casa ha dato l’allarme, e ha ripreso a colpire la giovane che cercava di difendersi.

La coppia è finita in un fossato lungo la strada e questo, probabilmente, ha salvato la donna: il coltello è sfuggito di mano all’aggressore. Sul posto è arrivata la madre delle 25enne che è riuscita a calmare l’ira dell’uomo che ha aiutato la donna a riportare sul ciglio della strada la vittima e poi è fuggito. Per tutta la notte i carabinieri lo hanno cercato e solo stamani, dopo aver vagato per i boschi della zona, l’uomo accompagnato dal suo legale, l’avvocato Fausto Malucchi, si è presentato al Comando dei carabinieri di Pistoia. Ai militari ha detto di non ricordare niente dell’aggressione, «lui voleva suicidarsi, compiere un gesto eclatante davanti alla giovane. Tanto che voleva arrivare lì con una corda che però non ha più trovato in casa - spiega il difensore - e allora ha preso il coltello».

La giovane donna, prima dell’aggressione, era riuscita ad avvertire la madre della presenza dell’ex davanti a casa: un provvedimento del giudice, in seguito a una prima aggressione avvenuta in estate, gli impediva di avvicinarla. Lei ha provato a seminarlo con l’auto senza riuscirci. «In realtà - spiega l’avvocato - Nelli, che da poco aveva perso il lavoro dopo aver smesso di prendere le medicine che il medico gli aveva prescritto, non voleva fuggire. Ha vagato nei boschi, come testimoniato dalle abrasioni che ha su tutto il corpo, fino a quando stamani, intorno alle 7,30, ha chiamato i suoi genitori e poi si è costituito».

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