Firme «false» per Forza Italia, i pm chiedono quattro rinvii a giudizio

La procura ha chiesto il rinvio a giudizio del consigliere regionale  di Forza Italia Giacomo Bezzi, del consigliere regionale della civica Claudio Cia, dell’ex consigliere comunale della Fiamma Emilio Giuliana, dell’ex consigliere comunale di centrodestra Francesca Gerosa. L’imputazione è violazione dell’articolo 90 del decreto 570 del 1960 nell’ambito dell’inchiesta sulle firme «false» depositate da Forza Italia per le elezioni comunali a Trento del 10 maggio. Si tratta di una manciata le firme irregolari - in totale 38, in parte false, in parte vere, ma autenticate a posteriori - eppure sufficienti per mettere nei guai alcuni big del panorama politico di centrodestra. L’udienza preliminare si terrà in Tribunale il 18 febbraio di fronte al gup Carlo Ancona.

«Accolgo tale notizia con sentimenti contrastanti: da un lato - afferma Cia, candidato sindaco del centro destra alle elezioni di maggio - vi è il rammarico per il prolungarsi in sede giudiziaria di una vicenda circa la quale sono assolutamente convinto della correttezza e della trasparenza del mio agire. Allo stesso tempo, sono fiducioso che i prossimi approfondimenti imposti dal provvedimento odierno contribuiscano a fare piena luce sulla bontà del mio operato». «Attendo pertanto con serenità lo sviluppo dell’iter giudiziario - aggiunge Cia - nella consapevolezza di avere agito con onestà e correttezza. Nel frattempo proseguirò il mio impegno politico a testa alta, in difesa dei valori della persona e della vita e contro i privilegi ingiustificati e voraci delle clientele che segnano, purtroppo, la nostra convivenza civile».

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