Caso Ruby, nuove intercettazioni inguaiano Berlusconi

Silvio Berlusconi è stato convocato dalla Procura di Milano per il prossimo 17 settembre davanti al gip Stefania Donadeo per la discussione tra accusa e difesa se inviare o meno al Parlamento la richiesta di autorizzazione all'utilizzo di alcune intercettazioni «indirette» in cui il leader di FI, quando era senatore, ha parlato con alcune ragazze, indagate con lui nell'inchiesta «Ruby ter». Telefonate che, secondo gli inquirenti, dimostrerebbero senza ombra di dubbio come l'ex Cavaliere, che non è comunque obbligato a presentarsi in udienza, avrebbe corrotto le giovani ospiti delle serate ad Arcore.

In particolare le telefonate sono spuntate in un'indagine diversa dal caso con al centro le serate a villa San Martino e le presunte testimonianze comprate: inizialmente erano agli atti di un fascicolo datato 2012/2013 e che riguardava una presunta truffa su finanziamenti pubblici ad un imprenditore, poi archiviata. Nel corso degli accertamenti, inaspettatamente, venne registrata la voce dell'ex capo del governo mentre discuteva al telefono con due delle «Olgettine», Iris Berardi e Barbara Guerra: le due, che per la vicenda «Ruby ter» sono accusate di corruzione in atti giudiziari come il leader di FI e una ventina di altre giovani, già nei primi mesi di tre anni fa avrebbero chiesto denaro e utilità in cambio di un loro comportamento processuale favorevole.

La modella e la show girl, parti civili nel processo a carico di Mora, Fede e Nicole Minetti, «devono togliere via quella cosa», e cioè ritirarsi «dalla posizione» - sono parole di Berlusconi - cosa che effettivamente avvenne. E in cambio? Barbara Guerra, questa l'ipotesi accusatoria, dopo pochi mesi andò a vivere in una villa a Bernareggio (da 800mila euro), mentre la Berardi in un appartamento a Segrate.

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