Violenza nel centro di Trento. Donna aggredita con un tirapugni

di Leonardo Pontalti

Una donna picchiata al volto, sangue, grida, aggressori in fuga: se non fosse bastata la ferma presa di posizione dei residenti, per ribadire che - purtroppo - non basta il restyling dell'arredo urbano per restituire dignità e sicurezza ad una zona calda della città come quella tra piazza Santa Maria e via Pozzo, ecco che ci hanno pensato due uomini ed una donna, a parlare con i fatti. Fatti violenti, ancora una volta. E con un tempismo che manco a farlo apposta: perché la brutale aggressione di cui è caduta vittima una trentenne romena, è avvenuta ieri pomeriggio tra via San Giovanni e via Pozzo, mezz'ora prima della cerimonia di inaugurazione della rinnovata piazza di Santa Maria Maggiore, proprio mentre cittadini e autorità si stavano radunando davanti alla chiesa.

Per fortuna, anche la polizia locale era già sul posto. Così, quando da via San Giovanni hanno iniziato ad arrivare grida concitate -«correte, correte, polizia, venite» - gli agenti ci hanno messo un attimo ad arrivare all'incrocio tra via Roma e via Pozzo, dove la trentenne giaceva a terra con il volto coperto di sangue. Poco più in là, tre persone se la stavano dando a gambe: un'altra donna e due uomini, che si sono allontanati verso piazza Dante e verso piazzetta Da Vinci.

Mentre sul posto si portavano un'ambulanza del 118 e una volante della polizia, è così cominciata la caccia agli aggressori. Grazie anche alla collaborazione dei numerosi testimoni che hanno assistito al grave episodio, le forze dell'ordine hanno potuto raccogliere dettagliate descrizioni della donna e dei due uomini, che sono stati individuati poco dopo. Sono stati denunciati per lesioni, mentre la trentenne ferita - trasferita in ambulanza all'ospedale Santa Chiara - è stata sottoposta alle cure del caso: è stata colpita, forse con un tirapugni, all'altezza dello zigomo, riportando una profonda ferita. Se l'è cavata comunque, fortunatamente, con una prognosi di pochi giorni.
Sono in corso ora le indagini per capire quale possano essere state le ragioni che hanno spinto i tre, romeni come la vittima dell'aggressione, a scagliarsi contro la loro connazionale con una tale violenza. E resta il dato, ormai quasi più avvilente che preoccupante, della perdurante cappa di violenza e illegalità che grava perenne su quel pezzo di città. Pure nel giorno della festa che avrebbe dovuto segnarne la rinascita.

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