Il figlio fermato ubriaco, il padre pure. Patente ritirata ad entrambi dai carabinieri

L'incredibile episodio la scorsa notte a Trento

Lo hanno fermato nel cuore della notte al volante della sua auto ubriaco. Nei suoi confronti è scattato il ritiro della patente e per farlo tornare a casa i carabinieri hanno chiamato i suoi familiari. In caserma, in via Barbacovi, poco dopo, alla guida della sua vettura, si è presentato il padre. Arrabbiato? Deluso per il comportamento del figlio? Pronto a spiegargli i rischi che si corrono a guidare dopo aver ingerito troppo alcol? Macché. Ai carabinieri è bastato lanciargli un'occhiata per capire che anche lui aveva bevuto troppo e sottoposto ad alcoltest è stato a sua volta denunciato per guida in stato di ebbrezza. Morale della favola, nel cuore della notte, nella caserma di via Barbacovi, c'erano padre e figlio in attesa che qualcun altro parente, preferibilmente non sbronzo, venisse a prelevarli. 

Al secondo tentativo è andata bene. Alla caserma dei carabinieri si è presentata la fidanzata del giovane che ha portato a casa padre e figlio, nonché l'auto che poteva essere ovviamente guidata solo da una persona sobria. Avventura finita con due denunce e due patenti ritirate?  Nemmeno per idea. Le cose si sono ulteriormente complicate e aggravate nel cuore della notte quando la pattuglia del radiomobile si è imbattutta nuovamente in un automobilista che guidava zigzagando per le vie del centro a quell'ora deserte. E chi era? Nientemeno che il giovane fermato appena due ore prima per guida in stato di ebbrezza. I fumi dell'alcol non erano ancora scomparsi e nei suoi confronti è scattata una nuova denuncia per guida in stato di ebbrezza, alla quale si è aggiunta anche la denuncia per guida senza patente considerato che la stessa gli era stata ritirata poco prima.

La storia, per i contorni grotteschi, fa sorridere, ma mette anche in evidenza come, la pericolosità della guida in stato di ebbrezza venga spesso sottovalutata non solo dalle persone che bevono eccessivamente e poi si mettono alla guida mettendo a repentaglio l'incolumità propria e altrui, ma anche dai familiari stessi. In questo caso, evidentemente, nessuno ha badato al fatto che il giovane, dovo quanto era già accaduto, sia nuovamente sceso in strada e si sia messo al volante della vettura anche se le sue condizioni fisiche non lo permettevano.

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