Legge anti-slot, si parte con i controllori ad hoc

di Angelo Conte - No

Nuovo passo avanti nell'applicazione concreta della legge anti-slot approvata solo qualche settimana fa. Nei giorni scorsi, infatti, il Servizio personale ha autorizzato gli addetti del Servizio di polizia amministrativa a mettere in pratica i controlli previsti dalla normativa anti-slot. Con una determinazione del Servizio personale, la 367 dell'11 agosto scorso, infatti, si è affidato «l'incarico di vigilanza sull'osservanza della legge provinciale numero 13 del 13 luglio 2015» ad «alcni dipendenti» del Servizio di polizia amministrativa.

Con la legge approvata a luglio, infatti, il consiglio provinciale ha dichiarato guerra alle infernali macchinette mangiasoldi. Gli apparecchi da gioco, videolottery e slot machine, in base alla legge, dovranno essere tolti da bar, ristoranti, tabacchini, esercizi commerciali e anche le sale giochi. Non saranno eliminati tutti ma quelli compresi all'interno di un raggio di 300 metri rispetto ai cosiddetti luoghi sensibili, cioè i luoghi di culto, le scuole, i centri per anziani, i centri sportivi frequentati da giovani e ragazzi. Insomma quasi tutti. Basti dire che a Trento i luoghi sensibili, individuati in base al regolamento comunale che finora si limitava a vietare le nuove installazioni, sono la bellezza di 371 e l'area off limits si estende praticamente a tutta la città.

Il consiglio ha approvato all'unanimità la nuova legge, frutto dell'unificazione di due diverse proposte, una avanzata dalla consigliera Violetta Plotegher del Pd e l'altro da Walter Viola di Progetto Trentino. I due disegni di legge inizialmente prevedevano interventi di prevenzione e cura della ludopatia piuttosto blandi, tenuto conto che già esisteva una legge che vietava l'introduzione di nuove macchinette vicino ai luoghi sensibili. Ma le proposte hanno preso forza e vigore nel corso del loro iter.  Alla fine la decisione per cui entro cinque anni sarà praticamente impossibile giocare nei bar o nei ristoranti collocati nei centri storici delle città e dei paesi. La legge prevede poi che il controllo sull'applicazione della norma venga fatto anche dalla polizia amministrativa. Ora i suoi dipendenti possono partire con i controlli. Oltre a tale istituzione, c'è anche il personale del Comune che può mettere sotto esame i locali.

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