Mucche trentine, danni in hotel E la notizia «spacca» sul web

Nei guai un allevatore in trasferta sull'Appennino modenese

Le mucche in una camera d'albergo non s'erano mai viste. Eppure sull'Appennino Modenese è accaduto che i bovini in trasferta di un allevatore trentino si siano intrufolati nelle stanze di una struttura ricettiva dove alloggiava un gruppo estivo parrocchiale. Gli animali hanno trasformato le valigie in una mangiatoia e seminato a terra escrementi, mentre gli ospiti erano impegnati in un'escursione. Un'avventura quantomeno insolita, che ha fatto finire nei guai il proprietario degli animali.

«Ci siamo rivolti a Comune, Usi Civici, Forestale e Municipale, - ha spiegato il responsabile del campo estivo Enrico Magnani -, ma non si sa di chi sia la responsabilità. Risulta peraltro che il permesso per far pascolare le mucche non sia stato neppure ritirato dal proprietario, quindi non si può dire se sia valido. Per il momento aspettiamo il risarcimento dei danni. Altrimenti procederemo con una denuncia ai carabinieri». Al di là dei risvolti quasi comici della vicenda, infatti, è necessario tener conto dei numerosi danni provocati all'hotel e i disagi per alcuni bambini che si sono trovati - di fatto - senza vestiti.

La vicenda è accaduta in questi giorni a Fanano, piccolo paese di montagna a sud di Modena: ragazzini e accompagnatori avevano lasciato l'hotel al mattino per fare un'escursione. E la sorpresa, al rientro alla sera in albergo, non è stata certo delle migliori. «Per far entrare un po' di fresco durante la giornata abbiamo lasciato gli scuri accostati e le finestre aperte. Alla sera, al rientro, non potevamo credere ai nostri occhi: abbiamo trovato vestiti morsicati e danneggiati, ed escrementi ovunque» ha riferito il responsabile del gruppo in trasferta in Appennino.

Il bestiame, libero di muoversi, è entrato indisturbato nelle stanze aperte dell'hotel che si trovano a ridosso del versante. Secondo quanto viene riferito, il 70% dei vestiti è da buttare, e qualche ragazzino è rimasto senza vestiario di ricambio. Tanto che è scattata una gara di solidarietà: in tanti, fra cui le cuoche del gruppo, hanno donato magliette e pantaloni. Dopo il fatto sono scattate le ricerche dell'allevatore, che come detto è un trentino. «Siamo riusciti a rintracciarlo - spiega il responsabile della parrocchia -. Ci ha rassicurati che l'assicurazione dovrebbe pagare tutti i danni. Ma resta un problema. Le mucche continuano a essere libere e incustodite. E sono già tornate una seconda volta».

Un aspetto, tuttavia, preoccupa chi ha subito i danni: l'allevatore, dopo il fatto, è praticamente sparito. «Adesso siamo preoccupati. Non possiamo vivere segregati in albergo, senza poter aprire le finestre» conclude Magnani, che ha annunciato di voler procedere con la denuncia se la questione non dovesse risolversi grazie al buonsenso.

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