Omicidio Sabotig, la Corte in camera di consiglio

di Davide Pivetti

E' iniziata pochi minuti fa la camera di consiglio che dovrà portare, probabilmente nel primo pomeriggio, alla sentenza di secondo grado per l'omicidio di Daniela Sabotig, la farmacista friulana che secondo il verdetto di primo grado sarebbe stata uccisa dall'imprenditore rivano Ivan Zucchelli simulando un incidente stradale a Pur in Val di Ledro.

Il processo in Corte d'Appello a Trento ha già vissuto due giornate intense di replice e contro repliche, mentre lunedì è stato dato ampio spazio ai periti del tribunale. Rispetto a quanto emerso in primo grado le uniche novità che potrebbero rivelarsi importanti sono legate alla ricostruzione dell'incidente e in particolare agli effetti che lo scivolamento della Renault "Kangoo" condotta dalla Sabotig potrebbero aver avuto sulle ferite poi accertate sul corpo della vittima.

In primo grado Zucchelli aveva ricevuto una condanna a 30 anni di carcere per omicidio volontario e truffa aggravata, ed era stato anche condannato al risarcimento dei danni e delle spese legali. Nel pomeriggio saprà se il giudizio d'Appallo confermerò o cambierà la condanna.

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