Ballano tango in piazza Pasi ma arrivano i vigili

La passione del Tango è più forte della burocrazia e delle rigide regole comunali in tema di intrattenimenti musicali in centro. Lo conferma quanto successo ieri sera in piazza Pasi. Lì, nel cuore della città, si sono dati appuntamento i ballerini della Scuola di Tango per celebrare l'arrivo imminente della stagione estiva e danzare un po' assieme all'aria aperta. Hanno chiesto ai titolari del bar che si affaccia sulla piazza di allacciare l'amplificatore alla presa elettrica e attorno alle 20 hanno dato il via alla serata. Musica a volume normale, nessun assolo di batteria o di chitarra elettrica. Una manifestazione molto tranquilla tra tranquille coppie vogliose di divertirsi e forse anche un po' lusingate all'idea di poter dare sfoggio delle loro abilità in piazzetta.

Il divertimento però rischiava di durare poco perché dopo neanche mezz'ora si sono presentati due vigili chiedendo prima di presentare le autorizzazioni alla manifestazione e poi, in assenza, di spegnere tutto. I due tutori dell'ordine sono intervenuti - hanno fatto sapere - su richiesta di un residente che si è lamentato per il rumore. Una spiegazione che ha suscitato la reazione uguale e contraria dei presenti, compreso un altro residente che da un poggiolo ha incoraggiato i ballerini ad andare avanti, offrendosi di fornire personalmente musica e altoparlante.

«A quel punto abbiamo deciso di continuare e se proprio ci vorranno multare vorrà dire che ci autotasseremo e pagheremo la multa» commenta Dj Francesco. Insomma, nulla contro i vigili che fanno il loro lavoro e che sono intervenuti «in punta di piedi», ma la rigidità e l'intransigenza di chi pretendeva lo stop immediato è sembrata eccessiva e dunque, forti anche del fatto di essere in tanti a dividersi la spesa, i presenti hanno deciso all'unanimità di disobbedire all'autorità costituita e continuare a danzare. Fino alle 22, non certo fino a notte fonda. Consci che dopo quell'ora forse qualche disturbo ad anziani residenti poteva anche essere plausibile. Ma convinti che se questa è la temibile movida di cui tanto si discute non dovrebbe far paura proprio a nessuno.

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