Terremoto in Nepal, dall'ospedale di Cavalese il drammatico racconto di Iolanda Mattevi - Video -

È atterrato nella mattina del 30 aprile all'aeroporto di Malpensa l'aereo che ha riportato in Italia Iolanda Mattevi e Attilio Dantone

di Leonardo Pontalti

È atterrato nella mattina del 30 aprile all'aeroporto di Malpensa l'aereo che ha riportato in Italia Iolanda Mattevi e Attilio Dantone, i due trentini sopravvissuti al sisma del Nepal nel quale sono morti i loro compagni di spedizione Renzo Benedetti e Marco Pojer, oltre ad Oskar Piazza.

La 52enne di Segonzano e il 59enne fassano sono tornati in Trentino.

Dal suo letto dell'ospedale di Cavalese, Iolanda Mattevi - rimasta ferita ad un braccio dopo essere scampata al terremoto - ha rilasciato un'intervista all'Adige (video di Patrizia Todesco). 

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UN APPELLO D’AIUTO PER I PICCOLI NEPALESI LANCIATO DALL’ALPINISTA FAUSTO DE STEFANI
 
A sostegno della struttura scolastica realizzata a Kirtipur, vicino alla capitale Kathmandu, con l’aiuto di tante persone, enti ed aziende private. Oggi si è trasformata in un insostituibile punto di assistenza per i terremotati e prezioso punto di riferimento per centinaia di bambiniUn appello per aiutare i bambini drammaticamente vittime del terremoto arriva dal Nepal e vede in prima persona lo scalatore Fausto De Stefani, che grazie al progetto Rarahil ha realizzato negli scorsi anni, in collaborazione con la Fondazione senza Frontiere  – Onlus di Castel Goffredo ed il prezioso contributo della Provincia Autonoma di Trento, una serie di edifici a Kirtipur, cittadina non lontana da Kathmandu, dove oggi esistono una cucina per comunità, una mensa, nuovi laboratori artigianali, un convitto e un dispensario medico, divenuti in questi giorni luogo di assistenza e sostegno indispensabili per la popolazione drammaticamente colpita dal terremoto che ha messo in ginocchio il paese Himalayano.La struttura nata a supporto  dell’organizzazione scolastica della Rarahil Memorial School in queste ore è così divenuta luogo di soccorso, di aiuto e di assistenza per i piccoli nepalesi. Nata grazie all’aiuto di tante persone, enti ed aziende private che hanno creduto nel progetto la Rarahil Memorial School è oggi diventata luogo di sopravvivenza per tante persone in grande difficoltà.Per questo Fausto De Stefani lancia un appello di solidarietà: "è fondamentale intervenire in tempi rapidi per dare un aiuto diretto ai piccoli nepalesi - chiarisce l’uomo di montagna, che in carriera ha scalato tutti gli 8.000 della terra e oggi lavora a sostegno dei bambini -. Le nuove strutture della scuola, costruite con i criteri antisismici occidentali, hanno retto al terribile sisma e sono diventate un importante presidio medico per il primo soccorso e per la distribuzione alimentare di migliaia di pasti caldi al giorno. Ma c’è bisogno di generi di prima assistenza per continuare a garantire aiuto e appoggio. A sostegno dell’iniziativa vi sono molte persone, aziende private ed enti che hanno appoggiato il progetto "Rarahil". E ora serve lo slancio di generosità e di solidarietà di quanti hanno imparato a vivere la montagna nella sua bellezza e purtroppo anche nella sua anche tragica esistenza”. Di qui l’appello a sostenere la popolazione nepalese con aiuti diretti gestiti da chi conosce la montagna e la solidarietà, senza intermediazioni.
 
E’ possibile effettuare versamento con causale "Contributo Nepal - pro terremoto" su uno dei seguenti conti corrente:
 
FONDAZIONE SENZA FRONTIERE - ONLUSBANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CASTEL GOFFREDO (MN)
IBAN: IT 27 M 08466 57550 000000008029
UNICREDIT BANCA FILIALE DI CASTEL GOFFREDO (MN)
IBAN: IT 79 Y 02008 57550 000101096404
C/C POSTALE 14866461 intestato a: FONDAZIONE SENZA FRONTIERE ONLUS - Via S. Apollonio, 6 - 46042 CASTEL GOFFREDO (MN) CF: 90008460207 -
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